James Cameron: "Avatar rappresenta la meraviglia infantile verso la natura"

Parlando del primo Avatar, James Cameron ha raccontato il suo punto di vista in merito all'impatto che ebbe sul pubblico.

Avatar di Nicholas Massa

a cura di Nicholas Massa

Andando oltre l’importanza tecnologica del primo Avatar di recente James Cameron ha riflettuto su quello che il film ha rappresentato non solo dal punto di vista narrativo e creativo ma anche sull’impatto dell'impatto che all’epoca ebbe sul grande pubblico di tutto il mondo. Per il regista infatti Avatar ha risvegliato una connessione con la natura che si rifà alla meraviglia.

James Cameron su Avatar e il suo rapporto con la natura

Nel corso di un’intervista con Collider, il regista ha parlato delle ragioni che secondo lui hanno portato ai risultati suddetti:

Ci ha portato fuori dai nostri problemi quotidiani. Ci ha portato fuori da certi discorsi politici quotidiani, dal caos e dal disordine della vita reale. Ci ha portato in un luogo in cui c'è conflitto, ma ci sono anche le cose che consideriamo importanti. E tutto questo passa attraverso la lente della fantasia e della fantascienza.

Secondo James Cameron, Avatar riesce tranquillamente a rapportarsi, come storia e film, con qualsiasi persona sul pianeta, indifferentemente dalla propria etnia, lingua o cultura di appartenenza. Proprio nella costruzione di un linguaggio universale che parla facilmente a tutti, va ritrovato uno dei valori più grandi di questa pellicola:

Qualunque sia la tua cultura di appartenenza, che tu sia in Cina, Giappone, Europa o Nord America, non importa. Le persone hanno visto l'universalità delle loro vite e di questi personaggi attraverso questa lente della fantascienza.

Soffermandosi anche sulle tecnologie alla base di Avatar, James Cameron ha sottolineato che:

Penso che sia stata centrale anche l'esecuzione fisica. Abbiamo mescolato così tante tecniche che ci sono voluti anni per svilupparle, così le persone  si sono semplicemente arrese a un senso di immersione alla base di un mondo sorto in una fantasia. Man mano che le nostre vite progrediscono ci allontaniamo sempre di più dalla natura. La società in generale, in qualsiasi parte del mondo, soffre di un qualche tipo di disturbo da deficit della natura, in una certa misura. Il film ci riporta a quella meraviglia infantile verso la natura, la sua grandezza, la complessità e la bellezza.

Vi ricordiamo che Avatar: La Via dell’Acqua arriverà nelle sale il 14 dicembre 2022. In attesa del film recuperate il nostro articolo: Abbiamo incontrato Jon Landau, il produttore di Avatar: La Via dell’Acqua