La Revue Dessinée Italia, la recensione del secondo volume

La Revue Dessinée Italia arriva con il secondo volume ancora più audace del primo, ecco la nostra recensione!

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a cura di Giovanni Arestia

A luglio di quest'anno (2022) vi abbiamo parlato del debutto del primo numero de La Revue Dessinée Italiauna nuova (almeno per il nostro Paese) rivista trimestrale di giornalismo a fumetti che nasce con l’audace obiettivo di raccontare, spiegare, mostrare e indagare temi di interesse generale attraverso l’uso del fumetto. Da qualche settimana è disponibile nelle librerie fisiche e online il secondo numero che, sempre in più di 200 pagine senza nessuna pubblicità, racchiude al suo interno inchieste giornalistiche e rubriche di alto livello firmate da giornalisti e fumettisti. Il progetto italiano, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, si ispira a un altro progetto editoriale francese denominato sempre La Revue Dessinée ed è stato fondato da Massimo Colella in veste di art directorAndrea Coccia come giornalista (abbiamo avuto modo di intervistarlo nel corso del Lucca Comics and Games 2022), Lorenzo Palloni e Alessio Ravazzani che sono invece i fumettisti. Scopriamo insieme, con questa recensione, come si presenta il secondo numero de La Revue Dessinée Italia.

La Revue Dessinée Italia: un piccolo focus sul progetto

Per chi si fosse perso la recensione del primo numero, vi spieghiamo nuovamente e brevemente in cosa consiste La Revue Dessinée. La prima rivista nasce in Francia nel 2013 grazie ai fondatori Franck Bourgeron, Olivier Jouvray, Kris, Sylvain Ricard, Virginie Ollagnier e David Servenay e a un finanziamento partecipativo da parte di vari utenti. Lo scopo era quello di creare un progetto assolutamente indipendente in grado di raccontare la complessità della realtà in cui viviamo. Il medium per eccellenza per tale obiettivo era proprio quello del fumetto e la direzione artistica venne affidata a Elhadi Yazi, noto disegnatore e artista moderno francese. In meno di dieci anni la rivista ha raggiunto la ragguardevole cifra di diecimila abbonati e dodicimila vendite in libreria, dando avvio anche a una serie di progetti collaterali.

Tra quei progetti spicca La Revue Dessinée Italia nata dall’iniziativa proprio di Colella, nonché responsabile dell’agenzia Francese La Bande Destinée, specializzata nella comunicazione tramite i fumetti e le animazioni. Per poter avere i fondi necessari per finanziare il progetto, nel 2021 La Bande Destinée ha realizzato un crowdfunding che ha raccolto ben 500 contributori e ha creato una filiale in Italia, ovvero la società denominata LRDI S.r.l. insieme a tre soci: i sopracitati Andrea Coccia, Lorenzo Palloni e Alessio Ravazzani. Il primo è un giornalista indipendente e co-fondatore del media indipendente Slow News, gli altri due sono fumettisti ed entrambi facenti parte del collettivo Mammaiuto.

Argomenti più audaci con una grande cura narrativa e artistica

Nel secondo numero si parla nuovamente di temi tra i più disparati come avviene in qualsiasi giornale, ma con un pizzico di audacia in più rispetto al primo volume. Si va da argomenti complessi e delicati come la mafia, il caporalato, l’emergenza climatica e la violenza ostetrica a temi più leggeri come la cucina, il cinema, le fake news sui rave party e lo yoga. Le storie sono state realizzate da numerosi artisti italiani e internazionali come Lidia Baratta, Eleonora Antonioni, Cécile Cazenave, Jérémy Capanna, Gabriele Cruciata, Marino Neri, Irene Caselli, Rita Petruccioli, Hélène Constanty, Lelio Bonaccorso, Lucia Biagi, Vanni Santoni, Nalsco e tanti altri. Anche in questo numero sono presenti diverse storie pubblicate originariamente nella versione francese de La Revue Dessinée o realizzate in collaborazione con quest'ultima.

Le inchieste descritte dai giornalisti e dalle giornaliste che collaborano con La Revue Dessinée Italia non sono come quelle che potreste trovare in qualsiasi altro giornale. Vengono trattati argomenti che ci toccano da vicino sia a livello personale che geografico e che spesso vengono tenuti poco in considerazione dalle varie riviste di informazione in cambio di scoop immediati e di tendenza. I temi trattati da La Revue Dessinée Italia sono come dei sempreverde del giornalismo che richiedono del tempo per essere approfonditi, ma servono a instillare nei lettori dei tarli informativi che anche a distanza di anni gli permettono di chiedersi se quelle vicende si sono evolute in positivo o in negativo. Prendiamo in esempio la questione della violenza ostetrica, un argomento molto delicato che in Italia si dibatte dal 1972 e che solo nel 2014 l'OMS ha scritto un documento ufficiale dal titolo "La prevenzione ed eliminazione dell’abuso e della mancanza di rispetto durante l’assistenza al parto presso le strutture ospedaliere”. Il concetto di “violenza ostetrica”, soprattutto in Italia, non è molto conosciuto se non per qualche azione e per le singole campagne di alcuni gruppi femministi e di alcune associazioni di donne. Ne La Revue Dessinée Italia Volume 2 non troverete un singolo caso, bensì un lungo excursus che parte da un esempio e giunge al genere. Al termine, poi, di ogni inchiesta troverete anche delle brevi parti in prosa dal titolo Per saperne di + in cui gli autori delle storie raccontano alcuni aneddoti, il modo in cui hanno realizzato l’inchiesta e danno dei consigli su cosa leggere o vedere per conoscerne ancora di più sui vari argomenti trattati.

Come accennato poco sopra, le inchieste e i reportage non possono, per più di 200 pagine, riguardare solo temi complessi e delicati, servono anche argomenti che possano smorzare un po' la tensione. Questi sono inseriti in maniera molto efficace e intelligente e la loro trattazione segue comunque alti canoni di professionalità e studio. In particolare ci hanno colpito due storie: la prima riguarda il film del 1962 Il Sorpasso di Dino Risi in cui si analizza lo sguardo satirico sull'Italia di quell'epoca e interroga il mito della virilità con tutti i suoi pro e contro. La seconda, invece, parla della farinata, un piatto antichissimo a base di farina di ceci considerato povero ma con una storia molto nobile. Entrambe le storie sono trattate con una cura nei dettagli e con delle minuzie sia narrative che artistiche davvero incredibili. Non mancano, poi, piccole parti comiche che consentono al lettore di prendere fiato con qualche sana risata.

La Revue Dessinée Italia Volume 2 centra nuovamente l’obiettivo anche con gli stili artistici delle varie storie e inchieste presenti nel volume. Ognuna di esse presenta delle tavole perfettamente consone all’argomento trattato sia per disegni che per colorazione e nessuna è uguale alle altre anche perché realizzate da disegnatori differenti. Lo ripetiamo anche in questa recensione: la vera forza del giornalismo a fumetti sta proprio in questo aspetto. Il lettore rimane estasiato dalle bellissime tavole cercando ogni volta di apprezzarne i vari dettagli e, in questo modo, l’argomento trattato o il messaggio che vuole dare il giornalista viene compreso più rapidamente e più facilmente da chiunque. Non ci sono argomenti complessi che tengono, la comunicazione visiva alleggerisce di gran lunga la comprensione di ogni cosa.

Conclusioni

In conclusione il secondo volume de La Revue Dessinée Italia continua a dimostrare tutto il potenziale e la potenza di un progetto editoriale tanto audace quanto concreto e funzionale. Gli argomenti e il modo in cui sono stati trattati confermano la poliedricità e la libertà del fumetto, un medium che abbraccia vari utilizzi e che in questo caso consente ai lettori, di ogni età e grado culturale, di comprendere meglio anche argomenti di una complessità non indifferente. Le storie e le inchieste presenti nel secondo volume ci toccano tutti da vicino e approfondiscono temi non sempre descritti in maniera approfondita e dettagliata. Si dice che non c'è due senza tre, ma ormai è abbastanza chiara la strada che La Revue Dessinée Italia vuole intraprendere e crediamo possa essere molto brillante (dopotutto il Premio Stefano Beani come miglior iniziativa editoriale del 2022 al Lucca Comics & Games 2022 ne è la conferma).