Lupin III torna al cinema, ma non è un cartone animato

Lupin III, l'incorreggibile ladro gentiluomo, torna finalmente al cinema con un film realizzato da attori in carne ed ossa, che ha ricevuto l'approvazione di Monkey Punch, autore del manga originale.

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a cura di Alessandro Crea

Lupin III è finalmente sbarcato al cinema. Il film, girato con attori in carne e ossa nel 2014, arriva in Italia solo ora e sarà proiettato in Italia solo per tre giorni il 22, 23 e 24 febbraio. Un'occasione da non perdere per chi già non l'avesse visto. Si tratta infatti della prima operazione di questo tipo, realizzata inoltre con la benedizione dell'autore del manga originale, Monkey Punch, che ha presenziato sul set durante i primi giorni di riprese facendo anche un cameo.

Noi abbiamo assistito alla prima di ieri e le nostre impressioni sono state abbastanza positive, un po' perché facciamo parte di una generazione che sulle tre serie TV ha riso e fantasticato, e un po' perché il prodotto è ben realizzato e godibile anche per chi non ha quarant'anni e Lupin III l'ha solo sentito nominare di sfuggita da qualche zio.

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Cast

I nomi del cast potrebbero dirvi poco o niente, visto che si tratta di attori popolari soprattutto in Asia, ma la scelta è stata fatta con cura, cercando anche una somiglianza con i personaggi originali, anche se forse non proprio tutti: Jigen infatti è somigliante ma forse un po' troppo giovane, mentre Zenigata la barba non l'aveva.

Tuttavia alcune scelte sono state fatte palesemente per mirare a un pubblico giovane e per aggiornare il look un po' troppo anni '70 di alcuni personaggi (infatti sia Lupin che Zenigata avevano lunghe basette, qui sparite). Marketing insomma, ma che non disturba più di tanto.

L'unica cosa che potrebbe risultare un po' straniante per chi conosce a fondo la serie animata è invece una certa seriosità di fondo. Non che il film si mostri mai davvero maturo e realistico nell'approccio, né mancano i momenti di umorismo, ma sceneggiatore, regista e attori hanno optato per un'epurazione di molti dei tratti tipici delle serie TV.

Il tono di fondo comunque resta chiaramente leggero e non mancano le citazioni, come le grida di rabbia dell'ispettore Zenigata, l'auto affettata da Goemon o Lupin e Jigen che scappano durante un colpo facendo i classici balzelloni.

Regia

La regia di Ryuhei Kitamura è rutilante quanto quella degli anime degli anni '80, soprattutto per quanto riguarda le scene d'azione, ottimamente realizzate (e sono davvero tante). Il film però avrebbe forse goduto di una durata minore, perché la storia procede lentamente nello sviluppo e nella narrazione delle premesse, che sono anche un po' complicate. Lupin III resta godibilissimo ma una sintesi maggiore ne avrebbe migliorato la scorrevolezza.

La trama

La complessa trama che vede il sovrapporsi di intenti di vendette incrociate da parte di diversi personaggi, riprende i meccanismi a orologeria tipici degli episodi più riusciti, con Lupin che mette in atto un piano perfetto per appropriarsi del tesoro di turno, con intenti sempre nobili e/o punitivi nei confronti del detentore attuale, solitamente vecchio, avido e spietato.

La sottrazione del tesoro vale dunque più come punizione esemplare del cattivo di turno che non come mezzo di arricchimento personale, visto che poi quasi sempre Lupin III e i suoi compari non ne godono il frutto.

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Abiti, musica e doppiaggio

Una cosa che non può mancare in un film su Lupin III è la fedeltà alle atmosfere dei cartoni originali. I costumisti hanno fatto un ottimo lavoro sia su Lupin, che sfoggia l'abbigliamento delle prime due serie, con la giacca verde e quella rossa, sia sull'infallibile pistolero Jigen, sul samurai Goemon e sull'ispettore Zenigata.

Per quanto riguarda la colonna sonora ovviamente scordatevi di ritrovare le famose canzoni delle serie TV italiane che sono nel cuore dei fan, tuttavia a fare da sottofondo per quasi tutto il film ritroviamo la tipica musica funky che caratterizzava tutte le puntate, soprattutto durante le scene d'azione.

Per motivi soprattutto anagrafici invece mancano alcune voci storiche del dopiaggio italiano che si sono occupate delle serie TV negli anni '80, con scelte in alcuni casi poco convincenti come nel caso di Jigen, la cui voce è assai lontana da quella impressa nella memoria di molti. Purtroppo però sono anche passati più di 30 anni e alcuni doppiatori come Del Giudice (Lupin III) e Pellegrini (Jigen) non sono più tra noi, imponendo così un cambio forzoso, che eprò forse in alcuni casi poteva essere gestito meglio.

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Insomma, nell'insieme "Lupin III Il film" è un buon prodotto, che non mira a una semplice operazione nostalgia, ma anche a conquistare nuovi fan che non hanno mai visto l'anime o il manga originale.

Questo stesso approccio però a seconda dei punti di vista può rappresentare un punto di forza o di debolezza, soprattutto per i fan di vecchia data che avrebbero voluto forse una realizzazione più vicina al prodotto originale.

Lupin III resta comunque un prodotto che vi farà trascorrere un'ora e mezza gradevole e vi farà scorrere anche una lacrimuccia se avete almeno quarant'anni, vedendo il finale con Lupin e Jigen che sfuggono alla polizia a bordo della mitica Fiat 500 gialla, mentre ridono a crepapelle.