Netflix completerà l'ultimo capolavoro di Orson Welles

Grazie all'iniziativa di Netflix sarà finalmente portato a termine l'ultimo film di Orson Welles, The Other Side Of The Wind, bloccato da 40 anni da beghe ereditarie.

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a cura di Alessandro Crea

Chi lo avrebbe mai potuto immaginare: un (probabile) capolavoro del cinema classico - The Other Side Of The Wind, girato dal Maestro Orson Welles prima della sua morte - sarà finalmente recuperato grazie all'iniziativa di Netflix, il più contemporaneo dei servizi di streaming TV. Il Web del resto è fonte di sorprese e luogo per eccellenza in cui alto e basso si incontrano, anche se dopo il recente exploit di Netflix agli Oscar, non dovremmo forse più meravigliarci.

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Le bobine di The Other Side Of The Wind pronte a lasciare Parigi

Il film di Welles era bloccato a Parigi dal 1985, anno della morte del regista, a causa di problemi legali sulla divisione dell'eredità. In molti in passato avevano provato a risolvere la situazione per recuperare quest'ultimo lavoro, ma non c'era riuscito mai nessuno. Fino all'intervento di Netflix, che invece è riuscita a compiere il miracolo.

Di recente dunque alcuni produttori sono volati nella capitale francese per prelevare le 1083 bobine di girato e portarle a Los Angeles. Al momento però non ci sono altre indicazioni sul progetto, che comunque si prospetta improbo. Wells infatti aveva fortunatamente finito di girare tutto tra il 1970 e il 976, ma al momento di montarlo ebbe problemi legali sulla proprietà delle bobine stesse. Il regista comunque a quanto pare è riuscito a montare i primi 45 minuti, ma bisognerà completare tutto il resto, e non sarà semplice.

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Per provarci si useranno le note lasciate dallo stesso Wells ma soprattutto si potrà contare sulla collaborazione di un altro grande regista, Peter Bogdanovich, amico di Welles e autore di uno dei più noti e apprezzati libri sul cinema, l'intervista-dialogo col grande Maestro, da poco ripubblicata in Italia con il titolo Il cinema secondo Orson Welles.

Se non conoscete Orson Welles è una lacuna da colmare al più presto, almeno con la visione di Quarto Potere (Citizen Kane), film che sta di diritto nella storia del Cinema, non tanto o non solo per la storia che narra, quanto per le innovazioni del linguaggio cinematografico che seppe introdurre. Cinema puro insomma.

Per quanto riguarda invece The Other Side Of The Wind, Wells ne mostrò solo qualche minuto nel 1975, ma del progetto si sa quasi tutto e quello che si sa non è incoraggiante. A quanto pare infatti si tratta di un'opera molto metacinematografica (che riflette cioè sul cinema stesso come linguaggio e strumento), composta di materiali assai eterogenei per formato (8, 16 e 35 mm), fotografia (bianco e nero e colore) e natura. Al centro di tutto infatti ci sarebbe un vero regista (John Huston), che ne impersona uno fittizio, Jake Hannaford, la cui vita ci viene narrata attraverso false interviste e altri materiali da una miriade di punti di vista, nel mentre egli stesso sta lavorando al suo ultimo capolavoro, The Other Side Of The Wind appunto, proprio come il film vero.

È chiaro dunque che riuscire a domare un materiale così eterogeneo per ordinarlo in una struttura dotata di senso è un'impresa che sarebbe stata ardua anche per lo stesso Welles, figuriamoci per altri che avranno a disposizione solo le sue note. Alcuni anni fa comunque si riuscì in un'impresa simile, sempre con un film di Welles, L'Infernale Quinlan.

La pellicola infatti era stata pesantemente manomessa dal produttore, che l'aveva fatta rimontare completamente, aggiungendo anche spezzoni realizzati su commissione da altri registi. Grazie a un certosino lavoro filologico però alla fine si è riusciti a ripristinare il film nella forma in cui lo avrebbe voluto Orson Welles, e scoprimmo un altro capolavoro. Accadrà lo stesso anche questa volta?