Recensione Feudum: costruire il proprio feudo con una manciata di Scellini

Ghenos Games localizza con attenzione e grande qualità nella traduzione un titolo bellissimo, complesso e profondo. Feudum stupisce per le opzioni tattiche, per le sue simmetrie interne, per l’eleganza delle azioni “gilda” e per i materiali da gioco: sontuosi e curati. Se siete giocatori di livello e le regole complesse non vi spaventano è un titolo che non può mancare alla vostra collezione. Le illustrazioni e la grafica del tabellone sono meravigliose e rendono Feudum ancora più originale e ricercato.

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a cura di Japo Orbo

Pochi scellini e avanzi di cibo basteranno ai derelitti ormai banditi dal regno a concorrere all’elezione del più venerato del regno? La regina Anna vi scruta minacciosa mentre il gigante a strisce è pronto a papparsi i vostri contadini…

Feudum è un gioco da tavolo strategico (per giocatori esperti) caratterizzato dalla fusione armonica di differenti meccaniche: scelta delle carte da giocare, controllo ed influenza delle aree di gioco, programmazione strategica delle azioni.

In Feudum tutto è curato con maniacale dedizione e simmetria e l’edizione italiana non delude. Il manuale di gioco è senza refusi ed errori grammaticali (cosa purtroppo non comune) e soprattutto è coerente con la splendida ambientazione del titolo. Ghenos porta sui nostri tavoli un gioco davvero “intenso ma allegro” che saprà stregare il vostro gruppo di amici.

Intenso per (quasi) tutti

Feudum utilizza meccaniche rodate rilette in modo originale e si traduce in una esperienza di gioco intensa, difficile ed entusiasmante. Tenere sotto controllo tutte le variabili di gioco è davvero una sfida per il casual player seppure le condizioni di vittoria siano davvero basiche: chi alla fine di cinque Ere avrà accumulato il maggiore numero di punti devozione sarà incornato come il più venerato del reame. Lunga vita al Re!

Come si gioca? Leggere il manuale delle regole, ben scritto ed ambientato potrebbe non bastare. I numerosi tutorial online aiutano parecchio ed in fin dei conti memorizzare (quasi) tutte le regole non si rivelerà una sfida tanto colossale. La complessità e la profondità delle azioni disponibili, nonché l’interazione fra le varie Gilde sono però davvero sopra la media e richiedono dei giocatori esperti.

Sì, ma come si gioca? È presto detto: ciascun partecipante deve scegliere quale carta azione giocare fra le undici disponibili. Le carte offrono anche una seconda opzione per il “gioco avanzato” che rende l’azione prescelta ancora più emozionante. Ciascun giocatore esegue poi, una alla volta, le azioni selezionate, che vanno dalle più semplici, come il movimento delle proprie pedine sul bellissimo tabellone, a quelle più complesse come l’azione di Gilda. Le pedine presenti sul tabellone garantiscono bonus ed influenza nelle città e nei villaggi, possono essere usate per attaccare altre pedine (o persino i mostri che popolano il reame) per raccogliere merci, per migliorare i borghi e in buona sostanza dare benzina al motore del gioco che permetterà di ottenere punti devozione.

Intenso come le Gilde

Appartenere ad una gilda è davvero la parte cruciale del gioco, intanto perché in base al grado di prestigio posseduto si potranno effettuare scelte differenti progressivamente più forti, ma soprattutto perché è proprio interagendo con la gilda che si otterranno più facilmente i punti devozione. Le sei gilde disponibili sono fra loro interconnesse, direi concatenate, grazie alle due opzioni di gioco disponibili: tirare e spingere. Tirare significa prendere risorse dalla Gilda a sinistra e aggiungerle alla Gilda appena attivata per ottenere un effetto.

All'opposto spingere significa portare le risorse presenti sulla gilda attivata in quella a destra e anche in questo caso, ovviamente, ottenere dei vantaggi. La meccanica è più difficile da spiegare che da utilizzare in partita e rende il gioco molto dinamico. Le sei gilde sono; il Contadino, il Mercante, l’Alchimista, il Cavaliere, il Nobile e il Monaco. Ognuno di questi ruoli è rappresentato su un dado di legno da un simbolo. In base alla faccia visibile sul dado e grazie all'azione Migrazione i giocatori aggiungeranno nuovi personaggi al tabellone, guadagnando prestigio nella relativa Gilda.

La forza dei disegni

Quello che cattura in Feudum è lo stile delle illustrazioni e dei simboli. Justin Shultz propone delle illustrazioni tratteggiate a china, a metà strada fra la pop culture e un libro illustrato di favole, molto diverso dalle normali scelte in grafica computerizzata. Il tabellone stesso, disegnato, coloratissimo, riprende lo stile delle carte e della bellissima copertina del gioco. Una scelta di questo tipo può segmentare molto l’universo dei gamers. A riguardo durante il Kickstarter ho letto grande apprezzamenti e anche critiche molto forti. Personalmente amo lo stile proposto e secondo me il gioco risulta originale anche per la grafica adottata.

Controllare, coltivare e attaccare

A dispetto del titolo controllare le città come feudatari (e di conseguenza contribuire alle guerre della regina Anna) non è il solo modo per vincere a questo gioco. Anzi! Il bello di Feudum è che non esiste una strategia maggiormente performante, invece il gioco richiede cambi tattici durante la partita e qualsiasi decisione (coltivare e vendere le merci, incamminarsi sul tracciato del viaggio epico, attaccare i mostri, accumulare decreti reali etc) è fonte di punti vittoria e di soddisfazione. Vien da sé che valutare la strategia più performante turno dopo turno e se avete amici che soffrono di analisi-paralisi, beh, fareste bene a cambiare gioco (o amici!).

Qualità eccelsa

Dedico una riflessione ad hoc su questo aspetto che ritengo molto importante. Troppo spesso si acquistano giochi costosi che poi deludono per i componenti (poveri, cartoncino leggero etc etc) per la grafica (addirittura simboli riciclati dai siti di materiale gratuito) per il manuale delle regole (confuso, pieno di errori di traduzione o refusi).

Feudum si pone in contrapposizione totale a queste sfortunate esperienze: è perfetto. La qualità dei componenti del gioco, la grafica scelta, il manuale delle regole è elevatissima. Ghenos games ha impiegato tempo e dedizione per la versione italiana (che contiene a sorpresa anche le regole per l’edizione cinese e spagnola) mostrando che anche nel reparto dell’editoria dei giochi in scatola non ci si può improvvisare e che se si investe tempo e denaro (ad esempio per la traduzione e la revisione delle bozze) il prodotto può risultare davvero ottimo. Spero che i responsabili di altre case editrici italiane di giochi in scatole e giochi di ruolo (che non cito per ovvi motivi) leggano queste righe. Il mercato dei compratori si sta facendo sempre più raffinato e, a monte di investimenti economici impegnativi ci si aspetta (e si pretende) una qualità elevata. Una qualità come quella offerta da Feudum.

Conclusioni

Feudum è un gioco complesso, impegnativo e pieno di soddisfazioni. Un viaggio epico, che riempirà le vostre serate. È un “cinghiale” e in quanto tale richiede giocatori smart, motivati e fedeli. Il contenuto della scatola vale ogni euro che spenderete. È anche un prodotto fatto con amore e attenzione. Profondo ma anche colorato ed allegro. È un gioco che a mio parere qualsiasi serio collezionista dovrebbe provare e magari tenere nella propria collezione.

Materiali

Dalle carte telate al sacchettino in cotone, dai dadi in legno ai due segnalini “mostro” (in legno ma dipinti) i materiali di gioco sono ottimi. Non sono la scatola è piena di dadi, segnalini, counter, carte, schede etc etc ma la qualità è sempre elevata e costante (non ci sono cadute di tono). Il tabellone potrebbe essere appeso al muro tanto è bello e pieno di dettagli (tutti fondamentali fra l’altro per giocare). Persino l’inserto in cartone dentro la scatola è disegnato e con una illustrazione originale! Feudum alza il tiro per quanto riguarda la qualità dei giochi in scatola. È un titolo amorevolmente curato anche nell'edizione italiana della Ghenos Games.

Gioco indicato per

Feudum è perfetto per giocatori esperti, attenti, che non soffrono di analisi-paralisi. Rende il suo massimo in 3-4 giocatori assidui al tavolo da gioco, desiderosi di ragionare sulle numerose tattiche, avvezzi a titoli in cui le regole si spiegano in circa un’ora e nei quali ogni scelta fatta pesa, e pesa anche molto. La vostra prima partita a Feudum non fatela la sera dopo una faticosa giornata di lavoro. Organizzatela invece in una piovosa domenica pomeriggio: farà risplendere la vostra giornata.