Star Trek Beyond: il secondo trailer cambia tono

Star Trek Beyond torna a far parlare di sé col secondo trailer, che si fa perdonare il tono ultraleggero del primo, decisamente poco gradito ai fan. Intanto in occasione del cinquantenario della serie, per l'occasione nel film ci saranno ben 50 diverse razze aliene.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

La Paramount Pictures e J.J. Abrams tornano con un secondo trailer di Star Trek Beyond, con l'intenzione di farsi perdonare dai fan il primo, decisamente fracassone e umoristico al limite del preoccupante per quello che sarà il seguito del maturo Into Darkness.

I fan si erano decisamente indispettiti per non dire altro, ed allora ecco qui un nuovo filmato che ci dà un'immagine completamente diversa di quello che ci attenderà il prossimo 21 luglio al cinema.

Star Trek Beyond Teaser 1 Sheet Italy

Il risultato questa volta è migliore dal punto di vista delle atmosfere. Il nuovo trailer inoltre contiene anche due chicche per i fan, mostrando Krall, l'alieno impersonato da Idris Elba che sarà anche il villain dell'episodio, e la new entry Sofia Bautella, anche lei nei panni di un'aliena della stessa razza di Krall. Nel filmato si vedono inoltre, tanto per cambiare, un'Enterprise devastata, un capitano Kirk decisamente più maturo e tormentato, in conflitto con la sua eredità paterna.

Star Trek Beyond sarà parte delle celebrazioni per i 50 anni dalla messa in onda della serie classica, nel 1966, e questo aveva contribuito a far insorgere anche personaggi influenti come George Takei, il mitico Sulu della prima serie, alla vista del primo trailer.

Per non allontanare i fan dunque Justin Lin ha aggiustato il tiro, mentre la produzione intanto ha fatto sapere che, proprio in omaggio al cinquantenario dell'amato franchise, in Star Trek Beyond ci saranno ben 50 diverse razze aliene.

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Tuttavia ormai i dubbi restano, del resto anche il primo trailer è composto di sequenze prese dal film e il tono più epico del secondo non esclude la presenza di momenti umoristici che sembrano comunque stridere con quelli visti oggi. Che sia "colpa" della sceneggiatura a cui ha partecipato anche Simon Pegg, indimenticabile protagonista di L'alba dei morti dementi?