Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano in mostra a Cremona

I grandi del fumetto americano in mostra a Cremona in Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano.

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a cura di Domenico Bottalico

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Verrà inaugurata il prossimo 9 ottobre, al Museo Diotti di Casalmaggiore (Cremona), Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano. Si tratta di una mostra antologica, curata da Giovanni Nahmias e dal Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, che esplorerà e racconterà la storia del fumetto americano attraverso l’esposizione di tavole e strisce originali, provenienti da collezioni private, firmate dai suoi autori più rappresentativi.

Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano, i dettagli

Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano celebrerà uno dei più distintivi e importanti filoni nella storia dell’arte americana. Un filone che ha avuto un incommensurabile impatto su altre forme di arte e di cultura, troveranno spazio i pionieri e inventori riconosciuti del linguaggio fumettistico come Winsor McCay, James Swinnerton, Geo McManus, Frederick Opper, gli autori più rivoluzionari, dal punto di vista artistico e narrativo, come Dick Calkins, George Herriman, Elzie C. Segar, Frank King. Senza dimenticare i maestri di grande successo del fumetto comico e di avventura come Walt Kelly, Floyd Gottfredson, Alex Raymond, Milton Caniff e Charles M. Schulz.

Il viaggio di Strip! La Grande Avventura del Fumetto Americano parte con una tavola del 1905 di Winsor McCay (l’autore del celebrato “Little Nemo”), attraversa i successivi decenni e si conclude con una striscia dei Peanuts del 1987, che vede come protagonista l’amatissimo bracchetto Snoopy. Si passa così in rassegna, in un ideale viaggio, una galleria di personaggi noti non solo agli appassionati, ma anche al grande pubblico. Vere e proprie icone popolari come Krazy Kat, Buck Rogers, Tarzan, Dick Tracy, Pogo, Donald Duck (il nostro Paperino) le cui avventure, ormai classici del genere, ci consentono, al contempo, di dare uno sguardo a importanti aspetti della storia della società americana che emergono sullo sfondo.

Tra il materiale esposto ci sono anche alcuni pezzi molto rari che susciteranno la curiosità del visitatore e non solo per il loro valore storico e collezionistico. Da segnalare la striscia “Primo Dreams” (1930) firmata dal campione dei pesi massimi Primo Carnera, vero e proprio mito dell’immaginario italiano e statunitense nel periodo tra le due guerre. Il pugile, all’inizio del suo soggiorno negli Stati Uniti, provò anche a disegnare un fumetto che lo vedeva protagonista di situazioni paradossali causate dalle sue dimensioni e dalla sua forza.

La domenicale di Carl B. Williams (1908), un autore di cui sono praticamente sconosciute le informazioni biografiche e del quale sono sopravvissute solo quattro tavole originali della strip“Jim MacTraver – Drummer”. Una tavola delle quattro è esposta per la prima volta al pubblico ed è l’unica tavola colorata in mostra. Infine una rarità del grande Winsor McCay, la metà superiore di una domenicale di “Dino” (1934). Alla fine della sua carriera McCay tornò a raccontare le avventure di un dinosauro, come nel cortometraggio pionieristico “Gertie” del 1914. Lo fece per aiutare la carriera di disegnatore del figlio Robert. Il progetto resterà inedito e solo quattro mezze tavole sono giunte fino a noi.

La mostra proporrà anche un apparato critico/storiografico elaborato dai curatori, che permetterà ai visitatori, grazie a una serie di pannelli didascalici, di esplorare e approfondire i principali "generi" affrontati dalla narrativa a fumetti statunitense: dagli animali parlanti al fumetto realistico, dalla fantascienza al western e al crime.

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