The Bad Batch, recensione del secondo episodio in anteprima

Il secondo episodio di The Bad Batch vede il gruppo di cloni speciali in fuga cercare l'aiuto di una loro vecchia conoscenza.

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a cura di Mabelle Sasso

Dopo lo stupefacente Aftermath, primo episodio della durata di 70 minuti, ci troviamo nuovamente in compagnia della Bad Batch, la squadra di cloni speciali geneticamente modificati. A distanza di pochissimi giorni dal debutto della serie animata di Dave Filoni, il 7 maggio arriverà il secondo episodio di Star Wars: The Bad Batch, che prosegue le avventure della squadra in fuga. Tagliare la corda, che ha una durata di circa 28 minuti, presenta una tempistica che si allinea alla lunghezza canonica degli episodi delle serie animate.

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ATTENZIONE: quanto segue contiene una serie di spoiler e riferimenti alla trama del primo e del secondo episodio di Star Wars: The Bad Batch.

The Bad Batch: dove eravamo rimasti

Il primo episodio aveva visto l’esecuzione dell’Ordine 66 da parte dell’esercito regolare dei cloni. Per qualche motivo la direttiva, eseguita dai cloni regolari a causa del chip di condizionamento impiantato nel loro cervello, non sembra aver sortito alcun effetto per la Bad Batch. Confusi e in cerca di risposte i cinque tornano su Kamino, dove sono testimoni dell’insediamento dell’Imperatore Palpatine. Sul pianeta arriva anche l’Ammiraglio Tarkin, che è intenzionato a rescindere il contratto con i clonatori in seguito al termine della guerra e all’intenzione dell’Impero di istituire il servizio di leva obbligatorio.

La squadra di cloni speciali attirerà le attenzioni indesiderate dell’alto ufficiale, che li invierà in una missione su Onderon per sedare sacche di resistenza e per testare la loro lealtà. Apprese le vere intenzioni dell’Impero i cloni faranno ritorno su Kamino per trarre in salvo Omega, una bambina clone, ma una volta giunti sul loro pianeta natale saranno fatti prigionieri, mentre Crosshair, il tiratore del gruppo, subirà un nuovo condizionamento mentale che lo porterà a tradire la sua vecchia squadra.

Vecchie conoscenze

In cerca di un rifugio i cloni si dirigono su Saleucami, un pianeta dell’Orlo Esterno. La ragione che ha portato il gruppo di fuggiaschi proprio su questo pianeta diviene chiara non appena il gruppo si avvicina ad una fattoria dall’aria familiare, casa da ormai molti anni di Cut Lawquane, un clone disertore apparso ne Il disertore, decimo episodio della seconda stagione di The Clone Wars.

Cut e la sua famiglia si rivelano essere una vecchia conoscenza della Bad Batch e offriranno loro riparo necessario a riorganizzarsi. Purtroppo però l’ex clone e sua moglie fanno notare che la vita su Saleucami, con l’insediamento dell’Impero, è diventata molto più dura e il disertore teme per la sua sicurezza e quella della sua famiglia.

Considerazioni sul secondo episodio

Seppur di breve durata e di tipo interlocutorio, il secondo episodio di The Bad Batch prosegue e consolida la narrazione all’interno della lore di Star Wars. La trama di questo episodio è lineare e senza particolari colpi di scena, ma rimane comunque una storia convincente soprattutto per la capacità degli autori di utilizzare in modo coerente elementi come personaggi e luoghi che in passato hanno giocato un ruolo significativo in uno o più episodi di Clone Wars o Rebels.

Sappiamo, come mostrato nel trailer, che la serie prevedrà altre apparizioni di personaggi rilevanti, come ad esempio Fennec Shand, Rex, Kanan Jarrus e Saw Gerrera (questi ultimi due già apparsi nel primo episodio). Ciò che non sappiamo è come questi elementi, che presi in modo indipendente possono essere intesi come semplice fanservice, verranno confezionati in modo da creare una narrazione organica che riesca a reggersi sulle sue gambe, indipendentemente dalle diverse “guest star” presenti.

Vorremmo poi concludere spendendo qualche parola su Crosshair e il presunto ruolo da antagonista principale che ricoprirà in questa serie, nonostante in questo episodio non sia presente. Il tradimento (seppur in seguito ad un condizionamento mentale) da parte del cecchino dal temperamento affilato è stato uno dei momenti più sconvolgenti dello scorso episodio e non eravamo minimamente preparati a uno scenario simile. Il trailer, d’altra parte, ha svolto un egregio lavoro nel mostrare il meno possibile, in modo da lasciare questa grande rivelazione alla scoperta dello spettatore.

Con Crosshair al suo servizio Tarkin ha guadagnato un’arma contro la Bad Batch molto potente e pericolosa, poiché il tiratore scelto tra tutti gli elementi della squadra è il clone progettato per essere un assassino letale e silenzioso che, conoscendo perfettamente i suoi ex compagni di brigata, saprà dargli molto più che del semplice filo da torcere.