Ci sono tanti registi fuori dagli schemi, artisti azzardati e un po' fuori di testa capaci di creare opere uniche e incisive. E se dovessimo eleggere un ambasciatore per questo gruppo probabilmente sarebbe proprio Terry Gilliam; Twelve Monkeys porta la sua firma praticamente in ogni sequenza e in ogni inquadratura.
Racconta la storia di James Cole (Bruce Willis), un carcerato di un mondo futuro e post apocalittico. Gli viene offerta la libertà, ma in cambio dovrà viaggiare indietro nel tempo per scoprire cosa scatenò il virus che avrebbe poi portato alla quasi totale estinzione del genere umano.
La sua missione è far luce sul fantomatico "Esercito delle 12 Scimmie", organizzazione che sembra la causa di tutto. Finirà in un ospedale psichiatrico, dove incontrerà Jeffrey Goines (Brad Pitt), un animalista squilibrato ma capace di un monologo brillante e profondo.
Ci sarà poi un altro viaggio nel tempo, e comincerà un intrecciarsi di cause e conseguenze piuttosto appassionante, mediato da due personaggi non proprio lucidi. Il ritmo si fa più serrato mentre la trama si complica via via fino al climax e all'intenso finale.