Non poteva esserci altro vincitore. Anche se magari questa trilogia non è il miglior esempio di arte cinematografica che si possa trovare, ma se si parla di usare il viaggio nel tempo per costruire una storia divertente ed emozionante, allora il regista Zemeckis ha colto nel segno.
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Dovendo scegliere (ma perché farlo?) meglio buttarsi sul primo film, il migliore dei tre: qui l'adolescente Marty si trova a viaggiare 30 anni indietro nel tempo (dal 1985 al 1955) a bordo di un'improbabile automobile modificata dal suo amico "Doc" Brown. L'avventura che ne nascerà è esilarante, ricca di scene e battute che sono entrate nell'immaginario collettivo. Insieme agli altri due film Ritorno al Futuro è diventato un vero e proprio mito moderno.
Questa trilogia ha lasciato un segno in tutti noi, è diventata fenomeno di massa e punto fermo nella cultura pop. Si citano battute, si comprano magliette e memorabilia; nella versione italiana persino una svista nella traduzione è diventata un cult, quel "gigowatt" pronunciato nel primo film, che ha guadagnato piena legittimità.
Marty, Doc, la Delorean e Beef: Ritorno al futuro è un concentrato di emozioni al quale non rinunceremmo mai. Non sarà il film più intelligente di questa lista, né quello che sfrutta al meglio il labirinto narrativo del viaggio nel tempo, ma è senz'altro quello che amiamo di più. Il migliore, ne siamo convinti, anche per la maggior parte degli spettatori e dei lettori, per un primo posto più che meritato.