L'opera originale

Come Alan Moore e David Lloyd trasformarono il 1997 in 1984, e come le sorelle Wachowski e James McTeigue portarono l'opera sul grande schermo, lanciando un messaggio che oggi è più attuale che mai: libertà, sempre!

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a cura di Tom's Hardware

Ispirato ai primi anni di governo Thatcher, V trova spazio per la prima volta nel 1982 sulle pagine della rivista Warrior, mensile per amanti dei fumetti duri e puri, dove tutte le storie erano in bianco e nero e rigorosamente inedite. Warrior chiuse nel 1985, lasciando (momentaneamente) il pubblico senza un finale per questa storia.

david lloyd vendetta large

Nel 1988 la DC Comics, casa di Superman e Batman, ne acquisì i diritti, pubblicando il fumetto in dieci volumi e dando la possibilità agli autori di regalare al pubblico una degna conclusione. Il primo materiale inedito si vide con il volume n.7, che avrebbe dovuto trovarsi sul n.27 di Warrior. Quando la pubblicazione della casa di Burbank, California, arrivò al n.10, V for Vendetta fu ristampato come romanzo grafico. Arrivò anche la versione a colori, a opera di Steve Whitaker e Siobhan Dodds.

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Moore, come molti autori di opere distopiche, si ispirò ovviamente a Orwell ed al suo romanzo più celebre, 1984, fondendolo con la sua visione del governo della Signora di Ferro. Margareth Tatcher viene ricordate come colei che tirò fuori la Gran Bretagna da una pesante crisi economica, ma anche per le proteste - a volte violente - che suscitò durante il suo mandato. Subì anche un attentato, nel 1984. Se è passata alla storia come Iron Lady è per il suo atteggiamento rigido, che in un politico crea sempre molto malcontento.