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AMD lancia nuovamente la sfida a Nvidia per riagguantare il titolo di scheda più veloce del mondo. Per farlo mette in campo la nuova AMD Radeon HD 3870 X2, una scheda grafica che abbina due GPU sullo stesso PCB.

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a cura di Andrea Ferrario

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Le origini, continua

3dfx nel 1997 portò il calcolo grafico in parallelo al grande pubblico, con la Voodoo 2 e il suo famoso SLI (Scan Line Interleave). Questa tecnica permetteva ai giocatori più facoltosi di raddoppiare il fillrate del proprio sistema installando una seconda scheda acceleratrice. Considerando l'indispensabile scheda video standard, servivano quindi ben tre slot PCI.

Come si può intuire dal nome della tecnologia, il risultato del rendering era interlacciato. Una scheda elaborava le linee orizzontali pari, l'altra quelle dispari. In seguito alcuni costruttori, tra cui Quantum 3D, hanno portato il concetto ancora più in là integrando fisicamente due chip Voodoo su una sola scheda e non solo. Sfruttando la tecnologia di 3dfx hanno anche collegato quattro di queste schede in un singolo computer, che costava la bellezza di 15.000 dollari.

Quantum 3D Mercury

Sarà su questo mostro che 3dfx eseguirà la dimostrazione del T-Buffer.

Con l'avvento dell'AGP - Accelerated Graphics Port, comparsa per la prima volta su una motherboard nel 1997 -  le soluzioni multi scheda sono diventate impossibili e i costruttori si sono concentrati sull'integrazione di più chip su una singola scheda, con poco successo per onor del vero. Tra questi tentativi segnaliamo l' ATI Rage Fury MAXX, che comunque non resterà negli annali dell'informatica. Molto migliore, come souvenir di un'era gloriosa, è la Voodoo 5 5500 (2000), nota per essere l'ultima scheda grafica di fascia alta marcata 3dfx a vedere la luce. C'erano già le basi per una versione 6000, poi di fatto recuperata da Quantum 3D. Per qualche tempo le soluzioni multi GPU sono state abbandonate, perlomeno nel mercato consumer. In quello professionale infatti c'erano le schede di Evans&Sutherland che impiegavano diversi chip R300. La stessa Silicon Graphics aveva cessato di produrre i propri chip grafici, adottando al loro posto quelli di ATI.

Rage Fury MAXX

Voodoo 5 5500

Le soluzioni multi chip trovavano posto anche nelle postazioni delle sale giochi. Come esempio possiamo citare la Naomi 2 di Sega, che integrava due chip PowerVR2 coadiuvati da un processore geometrico Elan. Il ritorno delle schede multi GPU è targato Volari, con la fallimentare V8 Duo (Vedi XGI: un nuovo contendente nel mercato delle schede video). Degna di menzione piuttosto la 3DLabs Realizm 800, anche se chiaramente destinata all'utenza professionale. Recentemente c'è l'esempio, meglio riuscito ma non entusiasmante, della GeForce 7950GX2. (Recensione: GeForce 7950 GX2 - SLI su singola scheda)

GeForce 7950GX2

La storia si ripete sempre ed ecco che ora è AMD a presentare una nuova scheda multi GPU, la Radeon HD 3870 X2 destinata a sostituire nella fascia alta la HD 2900. Quest'ultima di fatto era già stata detronizzata, visto il rapporto prezzo / prestazioni, dalla HD 3870.  AMD non aveva altra scelta, non avendo a disposizione una nuova GPU di fascia alta, visto che sembrerebbe che il nuovo R700 uscirà a fine 2008, se non addirittura nel 2009. C'è comunque la possibilità, nel corso dell'anno, che appaia un ipotetico R690. Fino a quel momento la fascia "super alta" sarà costituita da due 3870 X2, di fatto un sistema quad basato su crossfire composto da due schede fisiche.

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