AMD Ryzen quad-core: 2+2 vs. 4+0, cambiano le prestazioni?

Un canale YouTube ha provato una CPU Ryzen come un quad-core, testandola in configurazione 4+0 e 2+2. L'obiettivo era verificare l'impatto dell'interconnessione tra i due CCX. La differenza non è rilevante.

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a cura di Manolo De Agostini

Dal debutto delle CPU Ryzen 7 le prestazioni di gioco sono state un grande argomento di discussione. Alcuni nostri articoli hanno evidenziato come le nuove CPU non siano sempre impeccabili in quell'ambito. AMD ha spiegato che è una naturale conseguenza di un ecosistema giovane e di un'architettura ancora tutta da scoprire per gli sviluppatori.

amd ryzen

Gli appassionati però credono che, oltre all'ottimizzazione dei videogiochi, ci sia sotto qualcosa di più. Se per ora Windows 10 - a detta di AMD - non sembra essere la causa di alcuni comportamenti anomali delle CPU in gaming, molti puntano il dito contro la composizione stessa delle CPU a otto core.

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I Ryzen 7 sono basati su due CCX con quattro core ciascuno, con un'interconnessione tra i due che permette ai core di comunicare e pescare i dati nelle rispettive cache.

Una delle tesi attuali è che l'interconnessione offra un bandwidth limitato e aggiunga latenza, in quanto la sua frequenza è legata alla memoria DDR4. Di conseguenza più è veloce la memoria abbinata, migliori dovrebbero essere le prestazioni di questa interconnessione.

Il canale YouTube Hardware Unboxed ha deciso di fare una prova, prendendo una CPU Ryzen 7 e disattivandone quattro core.

L'obiettivo era capire le prestazioni in due scenari: il primo con un CCX totalmente spento e l'altro totalmente attivo (configurazione 0+4), mentre nel secondo con due core attivi per ogni CCX (2+2).

asus rog crosshair vi hero

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Nel primo caso si riduce la dipendenza dall'interconnessione, mentre nel secondo dovrebbe essere il contrario, specie giocando alle basse risoluzioni. Il test è stato svolto su una Asus ROG Crosshair VI Hero.

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I risultati finali, che potete vedere nel video e in alcuni screenshot in questa notizia, fanno emergere che c'è poca differenza (in favore del 4+0, va detto) tra una configurazione e l'altra, il che dovrebbe spazzare via i dubbi sulle prestazioni delle future soluzioni Ryzen 5 a sei e quattro core. Come spiegato in precedenza, saranno ottenute attivando rispettivamente tre e due core per ogni CCX.

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La soluzione per ottenere migliori prestazioni nei titoli legati alla CPU rimane quindi quella di aumentare la frequenza del processore e puntare su una memoria DDR4 ad alta velocità. Andare ad agire sul numero core per creare configurazioni che disabilitino un intero CCX non sembrerebbe portare grandi effetti.