Le cose non vanno bene in casa AMD, con azioni molto basse, quote di mercato in erosione (e conseguenti riorganizzazioni) e nuovi prodotti, come le architetture Zen e K12, ancora lontani. Naturale quindi che i vertici dell'azienda siano in febbrile attività per mantenere la macchina in funzione e far sì che possa, un giorno, tornare a correre come ai bei tempi.
Stando a un'indiscrezione pubblicata dal sito Fudzilla, AMD "è in procinto di vendere il 20 percento delle sue quote" al fondo di private equity Silver Lake, nome non nuovo nel settore tecnologico, dato che ha partecipato alla riconquista di Dell da parte del suo fondatore, Michael Dell, e ha investito in diverse aziende.
Fudzilla afferma di aver avuto la notizia da diverse "fonti industriali indipendenti", che ovviamente desiderano rimanere anonime. Il sito, va detto, ha una lunga lista di informazioni bucate e indiscrezioni corrette: diciamo che a volte ci prende, a volte no.
Nel caso in cui la voce di corridoio dovesse essere confermata dai fatti, AMD incamererebbe denaro fresco (circa 300 milioni di dollari) per "tenere botta" in un periodo in cui non può fare altrimenti, con CPU di vecchia generazione, APU rinnovate solo parzialmente (Carrizo nei notebook) e una lineup grafica in cui ha sì innovato con le schede Fury e Nano, ma nei segmenti a più alto volume non ha operato cambiamenti tali da indurre un vasto pubblico all'acquisto.
"Abbiamo inoltre sentito che AMD avvierà un'altra ristrutturazione che sarà annunciata a breve. L'azienda ha evidentemente troppe bocche da sfamare ed entrate troppo basse", scrive Fudzilla. AMD al momento è quotata a 1,84 dollari per azione, con una capitalizzazione di mercato di 1,44 miliardi. L'azienda, nel 2006, acquistò la canadese ATI Technologies per 5,4 miliardi.
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