AMD: utili con le APU, e anche le GPU vanno bene

AMD ha fatto segnare un utile netto di 97 milioni di dollari grazie alla vendita delle APU soprattutto sul fronte mobile. Bene anche le schede video dedicate e le CPU server. L'azienda sta cercando di migliorare insieme a Globalfoundries la resa dei 32 nanometri e soprattutto spera di migliorare la propria posizione con le CPU basate su architettura Bulldozer nei settori desktop e server.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD può sorridere grazie alle APU - e tutto questo nonostante le rese non eccellenti dei 32nm. L'azienda di Sunnyvale nel terzo trimestre ha registrato un fatturato di 1,69 miliardi di dollari (+7% rispetto al trimestre precedente, +4% sullo scorso anno) e un utile netto di 97 milioni di dollari (0,13 dollari per azione). 

L'anno passato di questi tempi l'azienda aveva perso 118 milioni di dollari. L'utile operativo ha raggiunto i 138 milioni, mentre il margine lordo ha toccato il 45%. L'azienda non naviga certamente in acque calme come Intel, ma un utile è sempre una buona notizia.

Rory Read

A dare impulso alla crescita, dicevamo, sono state proprio le APU, che hanno portato il fatturato della divisione microprocessori mobile a un record di fatturato (+35%) e unità vendute. "Nonostante i problemi di approvvigionamento, abbiamo assistito a una crescita del fatturato e delle unità vendute a due cifre nei mercati emergenti come Cina e India, oltre che un miglioramento della quota generale dei notebook sul canale retail nella fascia di prezzo media", ha dichiarato Rory Read, presidente e amministratore delegato di AMD.

Il segmento Computing Solutions ha visto crescere il fatturato del 6% sequenzialmente e del 5% anno su anno (da 1,23 a 1,29 miliardi di dollari). L'utile operativo è stato di 149 milioni di dollari - rispetto ai 142 milioni del precedente trimestre e ai 164 milioni dello stesso periodo dell'anno passato.

A spingere la divisione le vendite superiori di CPU mobile e server, aspetto che le ha consentito di controbilanciare il fatturato più in calo derivante dai processori desktop. Il prezzo medio dei processori nei tre mesi in esame è stato superiore rispetto al trimestre precedente, ma si è contratto su base annua. 

Da segnalare che l'azienda ha dichiarato che le APU rappresentano il 90% di tutte le vendite di CPU mobile e circa il 60% del totale dei processori client distribuiti. Chissà se i microprocessori FX Bulldozer riusciranno a riequilibrare lo scenario.

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Per quanto riguarda la divisione grafica, la ex ATI per chi ne avesse nostalgia, il fatturato è cresciuto del 10% rispetto al trimestre scorso e del 4% rispetto all'anno passato (da 390 a 403 milioni di dollari). L'utile operativo si è attestato a 12 milioni di dollari, un dato che ben si confronta con la perdita di 7 milioni del secondo trimestre e il milione di utile dell'anno scorso.

AMD segnala buone vendite nel settore AIB, cioè le schede video dedicate, che le hanno permesso di crescere rispetto al secondo trimestre. Il buon andamento rispetto all'anno passato è invece figlio delle vendite superiori di GPU per notebook. Il prezzo medio dei chip grafici è cresciuto sia su base trimestrale che annua.

AMD ha ribadito che la famiglia di GPU a 28 nanometri sarà distribuita entro l'anno, ma ancora non ci sono dettagli sulla data di presentazione. TSMC ha dichiarato di aver risolto i problemi con il processo di nuova generazione, ma non è chiaro se assicurerà rese elevate fin da subito. Per quanto concerne il prossimo trimestre, AMD si aspetta un fatturato in crescita del 3% (più o meno il 2%).