Il futuro delle motherboard AMD potrebbe essere più roseo di quanto temuto dagli appassionati di hardware. Secondo quanto riportato da recenti indiscrezioni, i processori basati sull'architettura Zen 6 di AMD dovrebbero funzionare senza problemi sia sulle schede madri con 32MB di memoria, oltre che a quelle con chip BIOS da 64 MB. Una notizia che potrebbe rassicurare chi ha investito nelle piattaforme esistenti e non vuole trovarsi costretto a sostituire l'intera configurazione.
La questione è emersa dopo che ASUS ha presentato la sua nuova motherboard B850M AYM OC, un modello pensato specificatamente per gli appassionati di overclocking. Nelle specifiche tecniche di questa scheda è comparso un dettaglio significativo: accanto al supporto per i processori Zen 6 figurava l'indicazione "64 MB BIOS". Questo particolare ha immediatamente sollevato dubbi nella comunità degli enthusiast: le schede madri AM5 di prima generazione, dotate di chip BIOS da 32 MB, sarebbero rimaste escluse dalla compatibilità con i futuri processori?
Il noto leaker @9950Pro, conosciuto nella community con la sigla HXL, ha cercato di fare chiarezza sulla questione attraverso un post su X. Secondo le sue fonti, entrambe le tipologie di motherboard rimarranno compatibili con Zen 6, il che significherebbe che le attuali serie 600 e 800 potranno ospitare anche i processori di prossima generazione. Si tratta però di informazioni non ufficiali, che vanno quindi considerate con la dovuta cautela fino a una conferma da parte di AMD.
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Un'altra preoccupazione sollevata dagli utenti riguardava la possibilità che, per fare spazio al codice necessario per supportare Zen 6 nei chip BIOS da 32 MB, i produttori decidessero di eliminare il supporto per le CPU Zen 4. Chi segue le vicende di AMD ricorderà quanto accaduto con la piattaforma AM4, che inizialmente utilizzava chip da 16 MB. In quel caso, per integrare il supporto alle architetture più recenti come Zen 2 e Zen 3, fu necessario sacrificare la compatibilità con i processori più datati basati su Zen 1 e Zen+.
Tuttavia, secondo HXL questa dinamica non dovrebbe ripetersi con AM5. Il leaker ha esplicitamente negato che si renderà necessario rimuovere il supporto per le CPU più vecchie, suggerendo che i 32 MB di memoria BIOS siano sufficienti per mantenere la retrocompatibilità con tutte le generazioni di processori AM5. Questa sarebbe una differenza sostanziale rispetto a quanto avvenuto in passato, probabilmente grazie a ottimizzazioni nel codice e a una migliore gestione dello spazio disponibile.
ASUS rimane al momento il primo produttore ad aver confermato pubblicamente il supporto per Zen 6 sul socket AM5, sebbene in modo indiretto attraverso le specifiche della sua scheda B850M. La scelta di AMD di mantenere il socket AM5 per diverse generazioni di processori rappresenta una strategia apprezzata dagli utenti, che possono così aggiornare gradualmente le proprie configurazioni senza dover sostituire l'intera piattaforma. Se le indiscrezioni dovessero rivelarsi corrette, chi ha investito nelle motherboard di fascia media e alta delle serie 600 e 800 potrà continuare a utilizzarle anche quando AMD lancerà i suoi processori di sesta generazione basati su architettura Zen 6.