Analisi risultati
Dai risultati dei test notiamo che Badaboom, come abbiamo già mostrato, è molto sensibile al numero di shader processor, e in parte, anche se minima, è sensibile alla loro velocità di funzionamento. La differenza che si riscontra tra le diverse generazioni di schede grafiche, mostra l'ottimizzazione apportata agli shader con i chip più recenti.
Per quanto riguarda i chip GT200, la differenza è sostanzialmente trascurabile. Nella transcodifica di un intero DVD, nel peggiore dei casi, la differenza, a favore della GTX 280, è pochi punti percentuale, che si traduce in un guadagno di meno di un minuto. La GTX 295 segue da molto vicino la GTX 280, poiché ha lo stesso numero di stream processor, ma sono leggermente più lenti.
La grande differenza si ha nel passaggio dalla 8500 alla 8600 e poi alla 9600, cioè da 16 a 32 e poi 64 processori stream - le architetture delle schede della serie 8 e 9 sono comparabili. Il passaggio a 128 unità shader porta a un incremento prestazionale minore. Le prestazioni della 9800 GTX sono invece comparabili con quelle delle schede GT200. Parlando d'incremento velocistico, il passaggio dalla 8500 alla 8600 risulta in un incremento della velocità di più del doppio, che porta la transcodifica di un DVD da 1 ora e un quarto a mezz'ora. Il passaggio alla 9600 GT fa guadagnare ancora 12 minuti, mentre passando a una scheda con 128 shader processor si guadagnano ulteriori 4 minuti.
Mancano alcuni risultati relativi alla 8800 GTX. Purtroppo, con questa scheda, Badaboom si è bloccato più volte, non portando a termine il lavoro. Abbiamo provato a risolvere il problema reinstallando il software/driver, ma il problema si ripresentava.
Questo panorama mostra che Badaboom riesce a utilizzare in maniera ottimizzata una scheda fino a 128 processori shader, mentre salire con questo numero porta a un incremento solo marginale.
Per quanto riguarda il carico sul sistema, con un processore Core i7, con tutte le schede il carico si è sempre assestato sul 10-15%, scaricando, di fatto, il processore dal lavoro, permettendo l'utilizzo di altre applicazioni, anche complesse.