La guerra tra giganti dell'intelligenza artificiale si è intensificata con una mossa clamorosa di Anthropic, che ha deciso di revocare l'accesso ai suoi modelli Claude alla rivale OpenAI. La decisione segna un punto di svolta nelle relazioni tra le due aziende che guidano la corsa globale all'AI, evidenziando come la competizione nel settore stia raggiungendo livelli di tensione mai visti prima. Secondo quanto riportato da Wired, il blocco è arrivato dopo che Anthropic ha scoperto che OpenAI stava utilizzando i suoi modelli in modi considerati una violazione diretta dei termini di servizio.
L'uso "improprio" che ha scatenato la crisi
Le fonti vicine alla vicenda hanno rivelato che OpenAI aveva collegato Claude a strumenti interni per condurre analisi comparative approfondite tra le capacità del modello di Anthropic e i propri sistemi proprietari. Questi test riguardavano settori chiave come la programmazione, la scrittura creativa e le misure di sicurezza, aree cruciali per determinare la supremazia tecnologica nel mercato dell'AI.
La situazione si è complicata ulteriormente quando è emerso che il team tecnico di OpenAI aveva utilizzato gli strumenti di programmazione di Claude in preparazione del lancio di GPT-5, il prossimo modello di punta dell'azienda di Sam Altman. Questo comportamento ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso per Anthropic, che considera tale utilizzo una chiara violazione delle proprie politiche commerciali.
Le regole del gioco cambiano
I termini di servizio commerciali di Anthropic sono espliciti nel vietare alle aziende di utilizzare Claude per sviluppare servizi concorrenti. Tuttavia, l'azienda ha precisato che continuerà a fornire accesso limitato a OpenAI "per scopi di benchmarking e valutazioni di sicurezza", mantenendo aperta una porta per quelle attività considerate standard nel settore tecnologico.
La risposta di OpenAI non si è fatta attendere, con un portavoce che ha definito il proprio utilizzo come "standard del settore" e ha espresso delusione per la decisione di Anthropic. In particolare, OpenAI ha sottolineato come le proprie API rimangano disponibili per Anthropic, evidenziando una certa asimmetria nel trattamento reciproco tra le due aziende.
Una strategia già consolidata
Questa mossa non rappresenta un caso isolato nella strategia di Anthropic. L'azienda aveva già mostrato resistenza nel fornire accesso ai competitor, come dimostrato dal precedente blocco di Windsurf, uno strumento che si vociferava potesse essere acquisito da OpenAI prima di finire nelle mani di Cognition.
Jared Kaplan, Chief Science Officer di Anthropic, aveva già anticipato questa filosofia aziendale dichiarando che sarebbe stato "strano vendere Claude a OpenAI". Le sue parole ora assumono il peso di una profezia che si autoavvera, delineando un futuro in cui la collaborazione tra competitor nell'ecosistema AI potrebbe diventare sempre più rara e strategicamente motivata.