La roadmap di Apple per i suoi computer portatili di fascia alta sta prendendo forma secondo le ultime indiscrezioni provenienti da fonti autorevoli del settore. Mark Gurman, insider di Bloomberg noto per le sue previsioni accurate sui prodotti della mela morsicata, ha delineato una strategia che potrebbe rivoluzionare il panorama dei MacBook Pro nei prossimi due anni.
Le tempistiche sembrano confermare una doppia fase di sviluppo: un aggiornamento incrementale previsto per l'inizio del 2025 e una rivoluzione tecnologica programmata per il 2026.
Quando arriveranno i nuovi MacBook Pro
Contrariamente alla tradizione che vuole Apple presentare i nuovi Mac durante l'evento di ottobre, i prossimi MacBook Pro potrebbero debuttare tra la fine del 2025 e marzo 2026. Questa previsione trova conferma anche nelle analisi di Ming-Chi Kuo, esperto della supply chain Apple, suggerendo uno slittamento rispetto ai cicli usuali di rilascio. La scelta di posticipare il lancio non sarebbe inedita per Cupertino: già nel gennaio 2023 l'azienda aveva sorpreso il mercato annunciando i MacBook Pro con processori M2 Pro e M2 Max al di fuori del calendario tradizionale.
La produzione di massa dovrebbe iniziare nei prossimi mesi, secondo quanto riportato da Gurman nella sua newsletter Power On. Questo timing permetterebbe ad Apple di perfezionare la nuova generazione di chip M5 nelle tre varianti previste: M5 standard, M5 Pro e M5 Max.
Un salto generazionale programmato per il 2026
Se l'aggiornamento del 2025 si preannuncia come un miglioramento principalmente sotto il cofano, è nel 2026 che Apple pianifica una vera e propria rivoluzione per la sua linea professionale. Quattro innovazioni principali caratterizzeranno questa nuova generazione: display OLED per un contrasto superiore, supporto touchscreen, design più sottile e processori M6 realizzati con tecnologia a 2 nanometri.
L'introduzione della tecnologia OLED rappresenterà un punto di svolta significativo per i MacBook Pro, avvicinandoli alla qualità visiva degli iPad Pro di ultima generazione. Parallelamente, Apple starebbe lavorando all'integrazione della connettività cellulare nei suoi computer portatili, utilizzando probabilmente un modem proprietario simile al chip C1 dell'iPhone 16e o al C1X previsto per l'iPhone Air.
Il design del futuro
Le modifiche estetiche non si limiteranno al display: anche il notch frontale dovrebbe ridursi di dimensioni sui modelli OLED, mentre il profilo generale dei dispositivi diventerà più sottile. Questi cambiamenti rappresenterebbero il più significativo redesign dei MacBook Pro degli ultimi anni, equiparabile per importanza al passaggio dai processori Intel ai chip Apple Silicon.
La strategia a doppio binario di Apple sembra pensata per soddisfare diverse esigenze del mercato: chi necessita di un aggiornamento delle prestazioni potrà optare per i modelli M5 del 2025, mentre gli utenti disposti ad aspettare potranno beneficiare di una generazione completamente rinnovata. L'approccio ricorda la filosofia "tick-tock" un tempo utilizzata da Intel, alternando miglioramenti incrementali a salti tecnologici più audaci.