Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Le case discografiche giapponesi non vogliono dare il via libera ad iTunes Music Store.

Le ragioni del mancato accordo sono da ritrovare nel sistema di protezione dei diritti digitali adottato da Cupertino. Sarebbe troppo "tollerante", eccessivamente economico e di fatto inadeguato ad un mercato dove i pochi negozi di musica on line esistenti propongono canzoni che non si possono masterizzare su CD e costano 200 Yen, più di un euro, ovvero 1,5 euro. Da notare che in Giappone è possibile affittare un CD singolo al prezzo di 100 Yen.

Il timore che un eventuale allentamento della presa sul mercato della musica digitale possa scatenare un'ondata di pirateria e il conseguente pugno di ferro con cui le case discografiche gestiscono questo mercato, sta spingendo i produttori di hardware giapponese a trovare soluzioni alternative. Tra queste player in grado di scaricare direttamente musica da Internet e archiviarla al loro interno, senza fare uso di un computer.

Apple risulta tra le realtà più svantaggiate da questo clima. iTunes non ha un negozio di riferimento e probabilmente non l'avrà entro breve. Non a caso da Cupertino non è mai giunto alcun cenno sulla possibile estensione del suo servizio al Giappone dove, invece, paradossalmente iPod è tra i gadget di culto. Proprio la popolarità di iPod, spera la casa della Mela, potrebbe obbligare le case discografiche a modificare la loro posizione. "Non potranno andare controcorrente per sempre", ha dichiarato all'Asahi Shimbun Yoshiaki Sakito, responsabile del marketing di Apple Japan.