Standard ISO: Cosa dice effettivamente

I distributori di schermi LCD hanno finalmente abbassato i prezzi dei loro prodotti ma tuttavia va chiarito ancora un fatto: quanti pixel difettosi occorrono per farsi sostituire un monitor?

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a cura di Tom's Hardware

Standard ISO: eccone i particolari

ISO Standard: What It Actually Says

Aggiornato nel 2001, l' ISO (International Standards Organization) 13406-2, è la serie di regole a cui i costruttori di monitor fannno riferimento per stabilire le caratteristiche degli schermi a cristalli liquidi. I criteri indicati sono la luminosità, il contrasto, il riflesso, l'uniformità di luminosità e dei colori, le vibrazioni, l'analisi dei caratteri e i pixel difettosi.

Lo standard individua anche quattro livelli di qualità. Classe 1, la migliore, non permette alcun difetto. Classe 4, la peggiore, ne permette fino a 262! Fortunatamente nessuno vi fa riferimento. Tutti i costruttori, a parte qualche rara eccezione, fanno riferimento alla Classe 2. Se non viene specificato il monitor viene considerato Class 1 e può essere richiesta la sostituzione al minimo difetto.

Lo standard individua quattro tipi di pixel difettosi.

  • Tipo 1: numero di pixel sempre accesi.
  • Tipo 2: numero di pixel sempre spenti.
  • Tipo 3: altri difetti, in particolare nei sub-pixels e nelle celle RGB che costituiscono i pixel (accesi o spenti). Ciò significa pixel rossi, verdi o blu sempre accesi. L'esperienza ci indica che questo è il caso più comune.

Per individuare il numero di pixel difettosi permessi bisogna sommare quelli individuati dai punti 1, 2 e 3.

  • Tipo 4 (Fault Cluster): il numero dei pixel difettosi in un'area di 5 x 5 pixel su un pannello.

Infine lo standard indica il numero di errori permessi per milione di pixel, quindi sono permessi più pixel difettosi su un monito a 17" che su uno a 15".

ISO Standard: Tabulati

Questa è la tabella di definizione..

ISO Standard: The Actual Figures

Se volete divertirvi provate a interpretarla da soli, quindi confrontate i risultati con quelli che seguono.

Se ci siete riusciti siete meglio del 90% dei costruttori. Dobbiamo ringraziare Roger Frost e Hans-Juergen Herrmann, per averci aiutato a decodificare le 146 pagine che compongono il tomo dell' ISO 13406-2.