Chrome e Native Client spremono i processori

Google integra Native Client nel browser Chrome. Desktop e web mai così vicini.

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a cura di Manolo De Agostini

Native Client si fa strada in Google Chrome. Il progetto di Google, presentato nel dicembre 2008, mira a fare da ponte tra le applicazioni online e quelle che lavorano nativamente sul sistema operativo. Insomma, Google vuole permettere alle applicazioni online di sfruttare la CPU, per avere un'esperienza più appagante.

Big ha integrato la nuova tecnologia nella versione per sviluppatori del browser Chrome, la 4.0.220.1. In modalità standard è disabilitata, ma Google spiega come attivarla.

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La casa di Mountain View la definisce come una "tecnologia open source per far girare codice nativo x86 in applicazioni web, con l'obiettivo di mantenere la neutralità del browser, la portabilità del sistema operativo e la sicurezza che le persone si aspettano delle applicazioni web".

Inutile dire quanto Native Client, unitamente a Chrome e O3D, sia una tecnologia fondamentale del prossimo Chrome OS, il sistema operativo di Google in arrivo nei prossimi mesi.

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