Class action contro Microsoft: arriva il Free Software

FSFE si schiera con ADUC per la class action sui mancati rimborsi delle licenze Microsoft. Il team italiano di FSFE offre il proprio supporto al fine di informare e raggiungere il più ampio numero di consumatori che volessero avvalersi di un proprio diritto.

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a cura di Dario D'Elia

Free Software Foundation Europe (FSFE) ha deciso di schierarsi con l'ADUC nella class action contro Microsoft. Come abbiamo già anticipato a gennaio (Windows preinstallato, class action per i rimborsi) l'associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori ha denunciato il colosso statunitense per il mancato rimborso delle licenze restituite dai consumatori che non fanno uso dei Windows preinstallati sui PC.

Free Software Foundation Europe

"Nonostante quasi tutti i nuovi computer portatili e desktop siano venduti con un sistema Windows preinstallato, Microsoft si è ripetutamente rifiutata di rimborsare il costo delle licenze software a quei consumatori che non volessero utilizzare il sistema. Non vi è alcuna trasparenza su quanto gli utenti paghino per la licenza e quanto per l'hardware. Per questa ragione, FSFE considera l'azione intrapresa da ADUC un passo importante per raggiungere maggior chiarezza per i consumatori e per render possibile agli acquirenti di restituire le licenze inutilizzate", si legge nel comunicato ufficiale della Free Software Foundation Europe.

"Questo abuso è andato avanti per troppo tempo", sostien Giacomo Poderi, coordinatore Italiano di FSFE. "I consumatori soffrono di una mancanza d'informazioni, le procedure per il rimborso sono per lo più incerte o completamente mancanti, mentre i distributori software ed hardware giocano a scarica barile quando è ora di prendersi le responsabilità per questa confusione. Come risultato i consumatori sono tagliati fuori da ciò che spetta loro".

"È ora che i consumatori abbiano una scelta reale. Un meccanismo di rimborso funzionante di per sé non è sufficiente per una libera competizione nel mercato dei sistemi operativi, ma è un primo passo necessario che va preso il prima possibile", ha aggiunto Carlo Piana, consulente legale FSFE e parte del gruppo di avvocati rappresentanti le parti di ADUC nell'azione di classe.