Dettagli array

Gli esperti d'archiviazione raccomandano di usare dischi identici, per i sistemi RAID. Si tende a credere che i sistemi RAID eterogenei non funzionino a dovere, ma si tratta di consigli generici. Abbiamo voluto andare a fondo nella questione, mettendo a confronto un sistema eterogeneo e uno omogeneo. I risultati sono davvero interessanti.

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a cura di Tom's Hardware

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Abbiamo deciso di usare quattro dischi per questo esperimento. Usare più dischi permette solitamente di incrementare le prestazioni, ma aumenta anche la possibilità di una rottura. Abbiamo scelto tagli piuttosto piccoli, rispetto agli standard odierni, perché l'uso di dischi più grandi avrebbe dilatato molto il tempo necessario per le prove.

Abbiamo avviato test in RAID 0 e RAID 5, per rilevare informazioni sulle prestazioni massime, e quelle in condizioni di ridondanza.

RAID omogenei

Homogenous RAID

Per il sistema omogeneo abbiamo usato quattro dischi Samsung HD321KJ. Questi dischi sono basati su un'interfaccia SATA/300, e contano su 16 MB di cache, con una velocità di rotazione di 7200 rpm.

RAID eterogenei

Heterogeneous RAID

Per la prova con dischi differenti abbiamo mantenuto due dischi Samsung da 320 GB, usati anche per il test RAID omogeneo. Il terzo disco è un Seagate Barracuda 7200.10 ST3320620AS, mentre il quarto è un WD Caviar SE WD3200JD. Differentemente dai dischi Samsung, il Western Digital è dotato di due piatti, mentre il Seagate è dotato di un unico piatto da 320 GB. Il disco WD ha piatti meno capienti, l'interfaccia è SATA/150 anziché SATA/300, e dispone di soli 8 MB di cache.