È caduta ancora…in acqua

Fatela cadere, bagnatela, congelatela se volete, fatela bollire insieme una manciata di spaghetti o gettatela dal finestrino dell'automobile in autostrada: la Flash Voyager non si rompe!

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

È caduta ancora…in acqua

Per la seconda prova abbiamo immerso la voyager in una bacinella d'acqua. Il rischio maggiore di questa prova era che l'acqua penetrasse nel cappuccio e da li verso la circuiteria interna. Nessun problema per la Voyager, il cappuccio offre una tenuta esemplare, non facendo passare nemmeno una goccia d'acqua.

Già che c'eravamo, abbiamo voluto far qualcosa di più. Probabilmente, questa prova non possiamo definirla una classico "incidente domestico", a meno che non vi è capitato di far cadere qualche oggetto in una bottiglietta d'acqua e ritrovarlo congelato in un blocco di ghiaccio, dopo che accidentalmente avete messo la bottiglietta in freezer.

Dal flmato qui sotto potete vedere la voyager congelata in stile "mammuth del paleolitico".

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Purtroppo non avevamo molto tempo a disposizione, e per scongelarla velocemente e verificarne il funzionamento, l'abbiamo immersa in un pentolino pieno d'acqua su un fornello acceso.

Purtroppo ai fornelli non sono molto bravo e, quando sono tornato a vedere se la chiavetta si era scongelata, l'ho ritrovata sul fondo del pentolino con l'acqua che bolliva!

Dal filmato qui sotto potete vedere il "ripescaggio" della Corsair.

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A questo punto, la Voyager è stata soggetta a uno sbalzo di temperatura da sotto zero a 100 °C, il punto di ebolizione dell'acqua. Insomma, non si può certo dire che sia stata una prova semplice, ma la memoria Corsair non fa una piega: anche in questo caso non ha risentito danni.