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a cura di Manolo De Agostini

È stato inaugurato a Portici, vicino Napoli, presso il Centro ricerche ENEA, il supercomputer CRESCO6. Si tratta dell'infrastruttura di calcolo più potente del Mezzogiorno e di assoluta rilevanza nell'intero panorama scientifico italiano grazie ad una capacità di calcolo di 700mila miliardi di operazioni matematiche al secondo (700 teraflops).

All'inaugurazione ha partecipato anche il professor Jack Dongarra dell'Università del Tennessee, tra i maggiori esperti mondiali di supercalcolo, oltre a primarie aziende italiane come Eni e Avio.

"Grazie a una potenza di calcolo 7 volte superiore alle precedenti versioni, saremo in grado di effettuare in poche settimane elaborazioni dati che prima richiedevano un anno di lavoro, come creare modelli predittivi per lo studio del cambiamento climatico e previsioni dell'inquinamento dell'aria con un dettaglio territoriale molto accurato", prosegue Giovanni Bracco, responsabile del laboratorio ENEA Infrastrutture per il Calcolo Scientifico. "È quaranta volte più potente di Cresco1 inaugurato dieci anni fa", ha aggiunto Silvio Migliori, responsabile della divisione Enea Sviluppo Sistemi per Informatica e Itc.

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CRESCO6 in fase di installazione

Oltre a clima e qualità dell'aria, sono molti i settori di applicazione del supercomputer ENEA: dallo studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita alle simulazioni per la gestione delle infrastrutture critiche, dalle biotecnologie alla chimica computazionale, dalla fluidodinamica per il settore aerospaziale allo sviluppo di codici per la fusione nucleare.

Frutto della partnership tra ENEA e CINECA, il maggiore centro di calcolo in Italia, CRESCO6 andrà ad affiancarsi ad altri due supercomputer dell'Agenzia (da circa 125 TeraFLOPS complessivi) già installati e operativi nel Centro ricerche ENEA di Portici.

Il nuovo sistema di supercalcolo rientra tra le azioni strategiche previste dal piano di sviluppo 2018-2020 dell'ENEA per confermarsi tra i maggiori attori nazionali dell'High Performance Computing (HPC). "L'obiettivo è ora di completare l'infrastruttura con una connessione di rete a 10 Gb/s e di potenziare le attività di elaborazione dei big data nei settori energia, mobilità sostenibile, smart city e tutela dei beni culturali, ma anche garantire la nostra partecipazione a centri di eccellenza a livello internazionale, come l'Energy oriented Centre of Excellence for computing applications (EoCoE), di cui ENEA è partner", afferma Massimo Celino, esperto ENEA in scienza dei materiali computazionale.

EoCoE è uno degli otto centri di eccellenza europei per le applicazioni del supercalcolo finanziati dal programma UE Horizon 2020 con l'obiettivo di garantire il posizionamento europeo nell'HPC e accelerare la transizione energetica verso un'economia low carbon in settori strategici, quali nuovi materiali, cambiamenti climatici, ricerca sulla fusione nucleare, gestione dell'acqua e sviluppo di nuovi modelli numerici, che possono sfruttare la crescente potenza computazionale delle infrastrutture HPC come CRESCO6.


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