Dietro ai file P2P fasulli c'è MediaDefender

Svelati i segreti delle major che cercano di fronteggiare il P2P illegale.

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a cura di Dario D'Elia

MediaDefender, il braccio armato delle major conto il P2P, ha subito un duro colpo. Ben 700 MB di posta interna è finito sul network BitTorrent. In pratica, gli utenti comuni possono finalmente aggiornarsi su tutte le strategie che in questi ultimi anni sono state utilizzate per fronteggiare il fenomeno del peer-to-peer illegale.

La nota società di servizi informatici da tempo, infatti, pare che abbia attivato una serie di indirizzi IP per condividere file fasulli e per tracciare gli utenti. Le 6621 mail sottratte sono state divulgate da un gruppo di hacker chiamato MediaDefender-Defenders. "Con la distribuzione di queste mail speriamo di garantire la privacy e l'integrità personale di tutti gli utenti P2P. Le mail contengono informazioni sulle varie strategie e tecniche utilizzate per tracciare gli sharer, e creare confusione fra i servizi di sharing", si legge nel readme del file.

Secondo TorrentFreak dal contenuto delle mail si comprende anche che il progetto MiiVi era stato creato per trarre in inganno gli utenti. Insomma, MediaDefender da gennaio a settembre 2007 – il periodo di riferimento della corrispondenza – avrebbe agito come "squadrone della morte" per conto della Motion Picture Association of America e della Recording Industry Aassociation of America.