Finalmente il gioco parte

Grazie a Cedega di Transgaming è ora possibile giocare con gli ultimi giochi 3D anche con Linux. Preparatevi però a “smanettare” intere notti per configurarlo correttamente, dato che l’utilizzo non è certo un gioco da ragazzi.

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a cura di Tom's Hardware

Finalmente il gioco parte

Prima di poter arrivare alla schermata di creazione del personaggio, bisogna fare un po' di modifiche sul file di config. Tra le altre, bisogna definire l'ammontare della RAM della scheda video e l'ammontare dell'Aperture Size dell'AGP che volete dedicare a Cedega.

Quest'ultimo parametro è fondamentale: innanzi tutto, l'aperture size su Linux funziona, e modificare tale feature da BIOS ha delle ripercussioni oggettive sul funzionamento del serverX (che gestisce la grafica del vostro PC). Secondariamente, questo dato di configurazione fa cambiare di parecchio le prestazioni del gioco in Linux, usando Cedega. Si consiglia di utilizzare metà della memoria Aperture Size, quindi io personalmente vi consiglio di "esagerare" con l'impostazione (al momento dei test con Radeon l'aperture size è impostata a 256 MB e la voce nel config Cedega, di conseguenza, a 128), perché la velocità di esecuzione e gli FPS ne risentono parecchio.

Finalmente possiamo creare il nostro Neonato...

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Ssubito risaltano le corruzioni delle texture nel modello 3D. Il 2D pare identico alla versione Windows, ma il modello è chiaramente difettato. Proseguo lo stesso... nonostante il difetto, il gioco sembra procedere bene, tranne quando mettiamo il naso fuori dal nostro "heaven": la città non c'è... Siamo a L.A., Santa Monica, ma il Big One non c'entra.

Dopo l'ennesima notte passata a cercare su Internet, arrivo alla conclusione che il problema sono i PixelShader. Provando tutte le versioni supportate (1.1, 1.2 e 1.3) la visualizzazione non cambia. Disabilitandoli invece (sempre dal Config), la situazione migliora decisamente, sebbene i modelli continuano ad essere altamente corrotti.

In seguito ad una settimana di tentativi di configurazione e di ricerce varie, arrivo alla conclusione che la colpa sia da imputare ad ATi e ai suoi "non-proprio-perfetti" driver per Linux.

Proviamo con NVIDIA

Successivamente ai problemi riscontrati con la scheda ATi, ho provato con una Sparkle GeForce 6800. Ci vuole un intero giorno per far capire a Mandrake che il driver da usare è quello nuovo di nVidia e non il vecchio "nv" o ancora peggio il "vesa". La ditribuzione di suo non è in grado di riconoscere ed installare una 6800, forse a causa del fatto che la è stata pubblicata prima dell'arrivo sul mercato di questo processore grafico. Ad ogni modo, dopo i soliti "litigi" e configurazioni varie, il mondo cambia forma e colori... con la GeForce 6800 è decisamente tutta un'altra cosa:

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I modelli sono corretti, le texture ancora più nitide e finalmente si può giocare a velocità interessanti

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Addirittura ci si può impegnare nell'abilitazione dei PixelShaders, anche se il risultato non è proprio dei migliori

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Non che ci si possa aspettare molto, visto che Cedega è compatibile con le versioni 1.1, 1.2 e 1.3 dei PixelShaders, quindi molti degli effetti ricreati dal motore di Half-life 2 su cui si basa Bloodlines non sono "simulabili". L'utilizzo della tecnologia oltretutto mette davvero sotto sforzo il sistema, che ha notevoli rallentamenti e si nota un aumento di "consumi" di risorse hardware notevole.

Comunque il gioco funziona decisamente bene. Certo non si può dire che Cedega sia un grado di sostituire al 100% il sistema operativo di Redmond, ma sicuramente è stato fatto un enorme passo avanti per quanto riguarda la compatibilità tra il software per Windows e i sistemi operativi Linux, lo stesso tipo di salto qualitativo operato da Cross Office nel mondo del software di produzione, orientato, sempre partendo dalla solida base di Wine, ad evitare ambienti di "emulazione" in senso stretto, ma cercando di intervenire sull'esecuzione stessa delle funzioni, convertite in run-time.

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