Gartner: Open Source sempre più invitante

Ormai sono innegabili i benefici del mondo "open" per l'impresa, a patto di conoscere bene l'ambiente.

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a cura di Dario D'Elia

Introduzione

Il fenomeno open source ormai ha bisogno di analisi sempre più approfondite e dettagliate per permetterne la comprensione delle reali potenzialità business. Negli ultimi anni l'adozione di soluzioni "open" ha convinto al grande passo sia l'impresa che la PA, ovviamente con modalità e obiettivi differenti.

Secondo due indagini Gartner del 2006 e del 2007, realizzate rispettivamente su un campione di 295 aziende di settori diversi e 80 clienti pubblici, si sono evidenziate esigenze differenti. Se da una parte il mondo privato ha sottolineato i bassi – o inesistenti – costi licenziatari, i risicati costi di gestione, la possibilità di accedere a soluzioni precedentemente inavvicinabili ,come elementi chiave per l'adozione dell'OSS. L'ambiente pubblico ha posto ai primi posti il concetto di open standard, i processi di sviluppo open, l'indipendenza dei vendor e la flessibilità. Insomma, da una parte il catalizzatore è stato il costo, dall'altra le potenzialità di indipendenza e agilità. Secondo Gartner sono state proprio le secondi motivazioni a rendere così appetibile l'OSS nella PA. 

Ma non è detto che possa essere sempre così. Secondo le ultime indagini, infatti, nei prossimi cinque anni il profilo del nuovo "open-source adopter" cambierà. Già perché anche i più restii al cambiamento cercheranno di rispondere alle rinnovate esigenze IT con l'OSS – ormai più maturo e sempre più interessante anche nei segmenti ad alto profilo. Ovviamente bisognerà valutare anche come reagiranno i vendor, chiamati a fornire maggiore supporto e chiarezza sui reali costi di gestione.