Google ha sabotato Firefox secondo un ex dirigente di Mozilla

Johnathan Nightingale, ex dirigente di Mozilla, racconta come Google Chrome - a suo dire - abbia sopravanzato Firefox nel mercato dei browser diventandone il padrone.

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a cura di Alessandro Bellia

Un ex dirigente di Mozilla di alto livello ha accusato Google di aver intenzionalmente e sistematicamente sabotato Firefox negli ultimi dieci anni in modo da permettere a Chrome di diventare il browser di riferimento.

Non è il primo membro del team di Firefox che avanza simili accuse, ma in questo caso l’ex dirigente ripercorre quanto successo nel tempo, accusando Google di aver portato avanti un piano coordinato per affossare Firefox, con una strategia che avrebbe implicato tra le diverse cose anche l’introduzione di piccoli bug nei propri siti in grado di manifestarsi solo agli utenti del browser di Mozilla.

Johnathan Nightingale, ex direttore generale e vicepresidente del gruppo Firefox di Mozilla, si è sfogato su Twitter con una serie di post. “Quando iniziai a lavorare per Mozilla nel 2007, Google Chrome non esisteva ancora e la maggior parte delle persone con cui avevamo contatto in Google erano fan di Firefox”.

Quando Chrome venne lanciato le cose si complicarono, ma non nel modo che probabilmente vi aspettereste. Avevano un prodotto concorrente al nostro, ma non tagliarono i legami, rompendo il nostro accordo sulla ricerca - niente di questo. Infatti, continuavano a dirci che eravamo dalla stessa parte, che volevamo le stesse cose”.

“Penso che i nostri amici all’interno di Google lo credessero davvero. A livello individuale i loro ingegneri avevano le stesse priorità che avevamo noi. I ragazzi che si occupavano del design e del prodotto presero alcune decisioni molto simili e imparammo osservandoci l’uno con l’altro. Google come azienda è tuttavia molto differente dai singoli ingegneri”, spiega Nightingale.

Pubblicità riguardanti Google Chrome iniziarono ad apparire accanto ai termini di ricerca legati a Firefox. Gmail e Google Docs iniziarono ad avere problemi prestazionali e bug selettivi su Firefox. Capitava che alcuni siti demo risultassero incompatibili con Firefox, nonostante non fosse assolutamente vero”.

“Tutte cose assolutamente comprensibili quando si tratta di due prodotti in competizione, certamente. Ma al tempo ci consideravamo ancora partner, dunque li contattavamo per chiedere cosa stesse succedendo ed ogni volta la risposta era sempre la stessa: oops, si tratta di un incidente, lo sistemeremo nelle prossime due settimane”.

Episodi che secondo Nightingale si sarebbero verificati a centinaia, tanto che per il famoso detto “a pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina” potrebbe risultare azzeccato. “Non è nella mia filosofia attribuire della malizia a quello che potrebbe essere spiegato con l’incompetenza, ma allo stesso tempo non posso credere che un’azienda come Google possa mai raggiungere questo livello di incompetenza”.

Penso volessero ostacolarci, e intanto noi perdevamo utenti ad ogni incidente. Abbiamo sprecato il nostro tempo sui loro errori, dilapidando energie al posto di usarle per migliorare il nostro browser. Abbiamo perso il controllo per un po’ e quando abbiamo iniziato a capire, molto del danno era già stato fatto”.

Google oggi detiene più del 60% del mercato browser e Firefox è scivolato al 4% secondo Statcounter.