Google ha annunciato durante il recente evento I/O una novità significativa per la sua piattaforma Meet: la traduzione vocale in tempo reale. Questo strumento, basato sull'intelligenza artificiale Gemini, promette di trasformare radicalmente le videoconferenze multilingue, permettendo ai partecipanti di parlare ciascuno nella propria lingua madre mentre l'AI si occupa di tradurre simultaneamente le conversazioni, mantenendo intatte le caratteristiche vocali dell'oratore.
Durante la presentazione, Google ha mostrato una dimostrazione pratica della tecnologia. Un utente anglofono è stato messo in comunicazione con un collega di lingua spagnola. Attivando la funzione di traduzione Gemini, Meet ha automaticamente doppiato in inglese le parole pronunciate in spagnolo, preservando tono, espressività e inflessioni vocali caratteristiche dell'interlocutore. Lo stesso processo è avvenuto nella direzione opposta, permettendo alla persona di lingua spagnola di ascoltare in tempo reale la traduzione nella propria lingua.
L'aspetto più innovativo di questa tecnologia risiede nella capacità di mantenere le caratteristiche vocali individuali. Non si tratta di una semplice voce robotica che legge una traduzione, ma di un sistema che replica l'intonazione, le pause e persino le sfumature emotive del parlante originale, rendendo l'esperienza molto più naturale ed immersiva.
Google non è l'unica azienda a puntare su questo tipo di tecnologia. Microsoft, infatti, ha già lanciato in anteprima una funzionalità di traduzione AI simile per Teams all'inizio di quest'anno. La competizione nel settore delle comunicazioni digitali sta rapidamente spostandosi verso strumenti che abbattano le barriere linguistiche, rendendo le piattaforme più inclusive e funzionali in un contesto lavorativo sempre più globalizzato.
Attualmente, la funzione di traduzione vocale di Google Meet supporta solo l'inglese e lo spagnolo, ma l'azienda ha già annunciato piani di espansione. Nelle "prossime settimane" verranno aggiunte altre lingue europee: italiano, tedesco e portoghese. Questa graduale introduzione suggerisce un approccio cauto ma determinato verso l'ampliamento del servizio a un pubblico sempre più vasto.
La distribuzione della nuova funzionalità è già iniziata per gli abbonati ai servizi Google, con piani per estenderla anche agli utenti aziendali entro la fine dell'anno. Questa mossa potrebbe rivelarsi particolarmente strategica per Google nel consolidare la posizione di Meet nel competitivo mercato delle piattaforme per videoconferenze, offrendo uno strumento che risponde a un'esigenza concreta di molte aziende con team distribuiti globalmente.
La caratteristica sviluppata si inserisce perfettamente nella più ampia strategia di Google di integrare le capacità di Gemini, il suo modello di intelligenza artificiale avanzato, all'interno dei propri servizi. La traduzione simultanea rappresenta uno degli utilizzi più pratici e tangibili dell'AI generativa nel quotidiano, capace di produrre un impatto immediato sulla vita professionale degli utenti.
Emma Roth, giornalista specializzata in tecnologia consumer, streaming e social media, ha evidenziato come questa innovazione si collochi nel contesto delle "guerre dello streaming" e delle tecnologie di comunicazione digitale, settori in rapida evoluzione dove l'intelligenza artificiale sta giocando un ruolo sempre più determinante. L'integrazione di Gemini in Meet rappresenta un chiaro segnale della direzione che Google intende seguire: utilizzare l'AI non come semplice dimostrazione tecnologica, ma come strumento concreto per risolvere problemi reali di comunicazione.