Google e altre cinque aziende (3M Touch Systems, Lattice Semiconductor, Maxeye Smart Technologies, MyScript e Tactual Labs), hanno aderito alla USI (Universal Stylus Initiative), associazione non profit internazionale fondata nel 2015 con l'obiettivo di definire uno standard universale per i pennini digitali, da proporre poi alle aziende che si occupano direttamente della progettazione e della commercializzazione di questo tipo di accessori. Oltre a collaborare allo sviluppo dello standard il ruolo di Google nell'associazione sarà di collaborare con gli altri membri nell'approvazione delle sue specifiche finali.
L'associazione contava già tra le sue fila 24 aziende tra cui anche nomi "di peso" come Lenovo, Dell, LG, Intel, Sharp, Synaptics e Wacom e ha già pubblicato nel 2016 le sue prime specifiche per questo nuovo standard, USI 1.0, in cui come sempre accade si descrive il protocollo non proprietario che i produttori hardware possono eventualmente adottare proprio al fine di rendere gli stilo compatibili con qualsiasi touchscreen sul mercato, a prescindere da piattaforme e sistemi adottati.
Più precisamente le specifiche definiscono soprattutto le modalità con cui lo stilo trasmette al dispositivo ricevitore dati fondamentali quali livelli di pressione, azioni di cancellazione e attivazione dei tasti. Inoltre, USI 1.0 consente allo stilo di ricordare le preferenze dell'utente per parametri come livelli di pressione e colore dell'inchiostro.
Ovviamente i benefici che deriverebbero dall'adozione di uno standard unico per i pennini digitali riguarderebbe soprattutto l'utente finale, che non sarebbe costretto a cambiare pennino ogni volta che cambia dispositivo o ad acquistarne uno nuovo se per dire passa dall'Apple iPad al Microsoft Surface, eppure proprio l'assenza nell'associazione di nomi come Microsoft, Apple e Samsung - che fanno tutti del pennino un punto di forza di alcuni loro prodotti di punta - la dice lunga sulla disponibilità a perdere un vantaggio d'immagine di questo tipo a beneficio dei consumatori.
Non è esattamente la stessa cosa, ma questo pennino digitale di Eizo promette di essere comaptibile con smartphone e tablet sia Apple che Android.