HP Officejet Pro X è una stampante da Guinness

HP fa debuttare sulle nuove Officejet Pro X una tecnologia innovativa che garantisce una velocità massima di 70 pagine al minuto. La testina di stampa è larga quanto un foglio A4 e conta oltre 40 mila ugelli.

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a cura di Alberto De Bernardi

HP annuncia Officejet Pro X, una nuova stampante inkjet che può vantarsi di detenere il record mondiale di velocità, certificato dal Guinness dei Primati: ben 70 pagine al minuto. Il risultato è stato ottenuto grazie a una completa re-ingegnerizzazione del processo di stampa ink-jet, che abbandona il classico approccio a testina mobile in favore di una nuova, gigantesca testina fissa larga quanto il foglio da stampare (217.8mm, per la precisione, sufficienti a coprire i formati A4, US Letter e Legal).

La tecnologia si chiama PageWide e, come si può immaginare, offre diversi vantaggi: oltre alla maggior velocità, data l'assenza di parti meccaniche in movimento la stampante è anche più silenziosa, richiede meno energia ed è meno soggetta a vibrazioni. Certo realizzare una testina di simili dimensioni rappresenta una sfida tecnologica non da poco; qualche numero può dare la corretta prospettiva.

La tecnologia PageWide utilizza inchiostro a pigmenti e stampa in quadricromia. La testina utilizza 10 diversi chip (die) affiancati in una struttura in fusione, ognuno dei quali conta 1056 ugelli per ciascuno dei 4 colori base, per un totale di 4224 ugelli per chip. L'intera testina conta quindi 10290 ugelli per ciascuno dei colori base, disposti con una densità tale da assicurare una risoluzione nativa di 1200 dpi. Parliamo della bellezza di 42240 ugelli complessivi. Grazie all'utilizzo di opportuni algoritmi di elaborazione del segnale, ogni chip da 4224 ugelli viene gestito attraverso un connettore da solo 10 fili - anche questo è un elemento importante quando si tratta di gestire elettricamente un numero così altro di elementi.

La tecnologia prevede l'impiego di sensori ottici per la calibrazione e l'ispezione delle testine di stampa, e l'ispezione stessa rappresenta una sfida tecnologica non indifferente se si considera che la larghezza di ogni goccia è inferiore a 25 micron, che le gocce si muovono a 10 m/s e che ci sono 4 file di ugelli disposte a diversa distanza dal rilevatore, il che introduce la necessità di mettere a fuoco su piani diversi. HP ha sviluppato una tecnologia apposita, battezzata BDD (Backscatter Drop Detection), che si basa sull'analisi della luce riflessa dalle gocce quando queste passano di fronte a un fascio collimato creato da un LED con opportuna lente di proiezione. Quatto fotodiodi, con altrettante lenti, leggono il segnale riflesso e lo inviano all'elettronica preposta all'analisi di segnale.

Schema di principio della stampa PageWide.

Una volta individuati, gli ugelli difettosi vengono sostituiti con due metodi: attivo o passivo. Il metodo passivo conta, semplicemente, sulla forza bruta: con 1200 dpi di risoluzione fisica, in caso di guasto a un ugello sarà sempre possibile stampare a 600 dpi utilizzando l'altro ugello contenuto nella griglia dei 600 dpi. Il metodo passivo conta anche sulla diffusione dell'inchiostro dei punti circostanti, tanto che, secondo HP, il guasto a un singolo ugello non è visivamente rilevabile.

Il metodo attivo prevede invece la mappatura degli ugelli difettosi e la loro sostituzione con quelli circostanti, secondo strategie opportune. Ad esempio, se si guastasse l'ugello nero di una colonna, la stampante produrrebbe la linea verticale richiesta stampando alternativamente dai due ugelli neri immediatamente a destra e a sinistra di quello guasto. Nel caso di guasto a più ugelli adiacenti (che darebbe origine, se non corretto, a una riga bianca verticale visibile), il punto nero mancante verrebbe invece creato per addizione dei tre colori base. Naturalmente, particolari precauzioni sono state prese per la conservazione e la pulizia periodica automatica delle testine.         

Il risultato finale è la produzione di 70 ppm in qualità bozza e 42 ppm in qualità normale, con un consumo in fase di stampa di 48 Watt. Un buon modo, per HP, di festeggiare il 25mo anniversario delle sue stampanti inkjet: la HP Deskjet, prima stampante a getto d’inchiostro e foglio singolo, è stata infatti lanciata nel febbraio del 1988 al modico prezzo di 995 dollari. Produceva, in media, 2 pagine al minuto.

La gamma HP Officejet Pro X basata sulla tecnologia PageWide è attualmente in consegna in Italia, con prezzi che partono da 399 Euro per i modelli a funzione singola e da 599 Euro per i multifunzione.