Huawei aggira le restrizioni: milioni di chip ottenuti da TSMC

Huawei ha prodotto chip sufficienti per 1 milione di unità Ascend 910C, potenziando la sua capacità nell'intelligenza artificiale.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

1

Nel vasto panorama tecnologico dominato dalla tensione tra Stati Uniti e Cina, emerge una storia di ingegneria finanziaria e astuzia industriale che ha permesso a Huawei di aggirare le restrizioni commerciali americane. Il colosso cinese, pur trovandosi nella lista nera del Dipartimento del Commercio statunitense dal 2020, sarebbe riuscito ad accaparrarsi una quantità significativa di chiplet AI attraverso diverse società di copertura, costruendo così un arsenale tecnologico fondamentale per competere nel settore dell'intelligenza artificiale nonostante l'embargo.

Il labirinto delle società fantasma e i due milioni di chip sfuggiti ai controlli

Secondo un rapporto del Center for Strategic and International Studies (CSIS), Huawei avrebbe ottenuto circa due milioni di die logici Ascend 910B prodotti da TSMC attraverso una rete di società intermediarie. Questa operazione, smascherata successivamente da TechInsights e dalla stessa TSMC, rappresenta uno dei più significativi aggiramenti delle restrizioni commerciali imposte dagli USA.

TSMC ha interrotto le spedizioni non appena scoperto l'inganno e avviato un'indagine interna, ma il danno era ormai fatto. Fonti governative citate dal CSIS affermano che questa quantità di chiplet sarebbe sufficiente per assemblare fino a un milione di unità Ascend 910C, posizionando Huawei come un concorrente credibile nel mercato dell'intelligenza artificiale.

L'evoluzione silenziosa dell'architettura Ascend

La confusione terminologica nel rapporto CSIS merita chiarimenti sostanziali. L'originale Ascend 910, lanciato nel 2019, utilizzava chiplet Virtuvian prodotti da TSMC con processo N7+ (tecnologia a 7nm con strati EUV). Questi chip integravano anche un die I/O Nimbus V3, quattro stack di memoria HBM2E e due die fittizi.

Quando nel 2020 le restrizioni americane hanno colpito Huawei, l'azienda ha dovuto riprogettare completamente la sua architettura. Il risultato è stato l'Ascend 910B, con chiplet prodotti da SMIC utilizzando la loro tecnologia N+1, un processo di prima generazione a 7nm. Contrariamente a quanto suggerito dal rapporto, questi chip non hanno legami produttivi con TSMC.

Le difficoltà produttive restano il tallone d'Achille della strategia cinese.

Successivamente, Huawei ha sviluppato l'Ascend 910C basato su un chiplet Virtuvian più avanzato, fabbricato da SMIC con tecnologia N+2 (seconda generazione del processo a 7nm). Anche in questo caso, TSMC non ha alcun ruolo nella produzione, sebbene l'azienda taiwanese sia stata ingannata nel produrre chiplet originali Ascend 910 per Huawei tra il 2023 e il 2024.

Le sfide produttive di SMIC e la corsa all'accaparramento

Un aspetto critico della vicenda riguarda le rese produttive dei chip Huawei. Sia l'Ascend 910B che il 910C soffrono di bassi rendimenti di produzione, costringendo l'azienda a commercializzare unità con alcuni elementi di calcolo disabilitati. Inoltre, solo il 75% dei chip AI di Huawei sopravvive al delicato processo di packaging avanzato, un risultato ben lontano dall'ottimale.

Nonostante queste difficoltà, Huawei continua ad acquisire milioni di chip Ascend 910B e 910C sia per progetti AI interni che per clienti esterni. L'azienda DeepSeek afferma che l'Ascend 910C offre il 60% delle prestazioni dell'Nvidia H100 – insufficiente per l'addestramento di modelli linguistici complessi, ma adeguato per carichi di lavoro di inferenza.

La strategia di stockpiling e la finestra temporale sfruttata

Un elemento chiave della strategia di Huawei è stato il tempismo. Il rapporto CSIS evidenzia come l'azienda abbia probabilmente sfruttato una finestra di opportunità tra l'agosto e il dicembre 2024, quando i piani statunitensi per limitare le vendite di memoria HBM avanzata alla Cina furono trapelati ma non ancora implementati.

Questo periodo ha consentito a Huawei di accumulare legalmente chip HBM necessari per completare i suoi sistemi AI. La combinazione di chiplet ottenuti attraverso società di copertura e componenti di memoria acquisiti legalmente ha permesso all'azienda di costruire un arsenale tecnologico significativo prima che le porte si chiudessero definitivamente.

La vicenda illustra la complessità delle sfide nel controllo delle esportazioni di tecnologie avanzate e la determinazione delle aziende cinesi nel mantenere la propria competitività tecnologica in un contesto geopolitico sempre più teso e frammentato.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

1 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Un bell'articolo chiarificatore, grazie.
Lascerei fuori la legalità, visto che una restrizione è solo una prevaricazione del più forte sul più debole.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Un bell'articolo chiarificatore, grazie. Lascerei fuori la legalità, visto che una restrizione è solo una prevaricazione del più forte sul più debole.
È sempre la solita storia. Se noi ci approfittiamo della nostra posizione, siamo furbi. Se lo fanno gli altri sono scorretti.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.