San Sebastián ospita ora il sistema quantistico più avanzato mai realizzato da IBM per uso commerciale, segnando un traguardo tecnologico di portata europea. Il Quantum System Two, inaugurato il 14 ottobre presso il nuovo edificio della fondazione scientifica Ikerbasque, rappresenta la prima installazione di questo tipo nel continente e solo la seconda al mondo dopo quella di Kobe, in Giappone. Si tratta di un passo cruciale verso quella che IBM definisce il "vantaggio quantistico", previsto per il 2026, quando questi computer potrebbero risolvere problemi fino ad oggi considerati irrisolvibili.
L'iniziativa si inserisce nel programma Basque Quantum (BasQ) promosso dal governo basco, che ha stanziato oltre 153 milioni di euro per lo sviluppo del calcolo quantistico e della ricerca scientifica correlata. L'obiettivo non è semplicemente tecnologico, ma economico e sociale: creare un ecosistema completo capace di generare ricchezza e attrarre talenti nel lungo periodo. Il contratto con IBM, che ammonta a 80 milioni di euro contro i 50 inizialmente annunciati, non prevede solo l'acquisizione dell'hardware ma include anche programmi di ricerca e formazione che hanno già preparato 150 persone su questa tecnologia emergente.
Il computer quantistico installato nei Paesi Baschi integra un chip da 156 qubit chiamato Heron e oaccupa quasi un'intera stanza. Per funzionare correttamente deve essere mantenuto a una temperatura di -273 gradi Celsius, garantita da un sistema di raffreddamento a pompa. Nonostante le dimensioni impressionanti, il consumo energetico è sorprendentemente contenuto: parliamo di kilowatt anziché megawatt, poiché i qubit richiedono pochissima energia, una differenza sostanziale rispetto ai supercomputer classici che divorano quantità enormi di elettricità.
Juan Ignacio Pérez Iglesias, ministro della Scienza, Università e Innovazione del governo basco, ha sottolineato come dietro questa inaugurazione si celi una strategia molto più ampia. Non si tratta semplicemente di acquisire una macchina straordinaria, ma di coordinare attori scientifici, tecnologici e imprenditoriali per sviluppare un intero comparto economico. Il Lehendakari Imanol Pradales ha evidenziato come decenni di investimenti nella scienza abbiano reso i Paesi Baschi un partner attraente per IBM tra le dozzine di proposte ricevute per progetti quantistici, allineando la regione con la strategia europea di resilienza e reindustrializzazione.
Oltre venti centri di ricerca e più di trenta aziende, tra cui il colosso energetico Iberdrola, avranno accesso al nuovo sistema. Attualmente, secondo Adolfo Morais, viceministro della Scienza e Innovazione del governo basco, il 50% della capacità di calcolo quantistico è già utilizzata dal settore scientifico. L'obiettivo è che il restante 50% venga sfruttato da altre istituzioni scientifiche, imprese private e enti pubblici. Sia i consigli provinciali che l'esecutivo basco hanno programmi per accelerare i casi d'uso, con l'ambizione di attrarre non solo realtà basche ma anche internazionali.
Jay Gambetta, attuale direttore di IBM Research, ha spiegato che questa installazione avvicina l'azienda all'obiettivo del vantaggio quantistico. La combinazione di calcolo quantistico, computing classico e intelligenza artificiale permetterà di affrontare problemi finora intrattabili, come ha confermato Horacio Morell, presidente di IBM Spagna. La roadmap dell'azienda prevede per il 2029 il lancio del primo computer quantistico commerciale su scala capace di correggere gli errori, eliminando il famoso "rumore" quantistico che attualmente limita le prestazioni.
Mikel Díez, direttore del Quantum Computing di IBM Spagna, ha chiarito che il sistema non è progettato per funzionare in modo indipendente. L'architettura è modulare: attualmente ospita un singolo chip quantistico ma può accoglierne altri in futuro. Il tasso di errore si attesta a uno ogni mille operazioni per qubit, una percentuale molto bassa ma sufficiente a richiedere post-elaborazione dei risultati. Questo limite persisterà durante il periodo di transizione verso macchine tolleranti agli errori, analogamente a quanto accade da anni con i computer classici.
Il programma BasQ contempla tre tipologie di progetti che sfrutteranno la tecnologia quantistica. La prima riguarda l'evoluzione della tecnologia stessa: migliorare la correzione degli errori, identificare componenti dei computer quantistici e ottimizzare prestazioni e componenti. La seconda linea, più scientifica, si concentra sul comportamento dei materiali e dei cristalli temporali. La terza area interessa le applicazioni industriali concrete: ottimizzazione dei portafogli di investimento per il settore bancario, miglioramento della rete energetica e risoluzione di problemi logistici complessi.
Morais ha sottolineato che il centro computazionale quantistico di Euskadi sta già pianificando l'installazione di un supercomputer classico più moderno per sostituire l'attuale Hyperion entro il prossimo anno. Questo permetterà di utilizzare congiuntamente le tre tipologie di tecnologia entro il 2027, creando un sistema integrato senza precedenti. La selezione dei progetti che avranno accesso ai servizi quantistici sarà basata sulla qualità, con modalità di candidatura che verranno annunciate nelle prossime settimane.