Il fondatore TSMC sostiene le sanzioni USA verso la Cina

Al CommonWealth Semiconductor Forum, Morris Chang di TSMC sostiene le sanzioni USA e chiede maggiore collaborazione tra USA e Taiwan.

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a cura di Antonello Buzzi

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Al CommonWealth Semiconductor Forum tenutosi presso l'hotel Shangri-La di Taipei, Morris Chang, fondatore di TSMC, e Chris Miller, autore di Chip War, hanno discusso lo stato dell'industria dei chip. L'evento, seguito da oltre 300 persone, ha visto la partecipazione di figure senior del settore dei semiconduttori.

Miller, professore associato di storia internazionale, ha introdotto TSMC come il più importante produttore di chip al mondo. Prevede una significativa ramificazione geografica nel settore dei chip, con un divario tra la Cina e il resto del mondo, sebbene il cambiamento avverrà lentamente a causa della concentrazione delle tecnologie in pochi stati. Chang, tuttavia, non era altrettanto fiducioso nella diffusione globale dell'eccellenza nella produzione di semiconduttori, sottolineando il vantaggio competitivo di Taiwan, Giappone e Corea del Sud, e attribuendo questo vantaggio alle culture lavorative di questi paesi. Chang ha inoltre affermato che la diffusione globale della produzione di chip comporterebbe costi più elevati e un rallentamento dello sviluppo.

Riguardo alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e al ruolo di Taiwan, Chang ha difeso gli sforzi statunitensi per mantenere la Cina indietro nella tecnologia dei semiconduttori e ha espresso sostegno all'iniziativa Chips Act. È la prima volta che il fondatore di TSMC esprime sostegno a queste politiche USA.

Tuttavia, Chang ha mosso alcune critiche agli Stati Uniti sul tema del "friendshoring" (ovvero la rilocalizzazione di alcune fasi della produzione in paesi amici, che condividono il sistema di valori, o interessi, e l’allineamento geopolitico del paese di riferimento), sottolineando che si tratta di una strada a senso unico tra Taiwan e gli Stati Uniti, con Washington che esclude Taiwan dalla sua visione futura dei semiconduttori senza alcun friendshoring diretto verso l'isola.

La posizione di Chang a favore delle sanzioni statunitensi sui chip evidenzia l'importanza di mantenere il vantaggio tecnologico di Taiwan nel settore dei semiconduttori. Tuttavia, le sue osservazioni critiche suggeriscono la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati Uniti e Taiwan per un futuro sostenibile e prospero nel settore dei chip. Il dibattito sulle dinamiche globali del settore dei semiconduttori e l'equilibrio tra politica ed economia continuerà a evolversi nel contesto delle tensioni tra Stati Uniti e Cina e dell'impatto delle decisioni politiche sul progresso tecnologico.