Il Joint Lab italiano per velocizzare la produzione di chip

L'Istituto Italiano di Tecnologia e la Technoprobe di Cernusco hanno siglato un accordo per creare Joint Lab, una struttura dedicata allo sviluppo di microchip.

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a cura di Dario D'Elia

L'Istituto Italiano di Tecnologia e la Technoprobe di Cernusco Lombardone, azienda leader in Italia nella produzione di dispositivi per i test dei circuiti integrati, realizzeranno un laboratorio per lo sviluppo di microchip.

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Con un investimento di 2 milioni di euro e un progetto iniziale di 36 mesi - per altro vogliono assumere 5 ricercatori - il Joint Lab punta a diventare una realtà di riferimento per tutte le imprese del settore.

"Il Joint-Lab è per noi un investimento strategico in ricerca e sviluppo attraverso cui manteniamo il nostro primato innovativo nel mercato mondiale, dove siamo il terzo operatore e dove realizziamo il 90% del nostro fatturato", ha commentato Roberto Crippa, vice presidente esecutivo dell'azienda.

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Guglielmo Lanzani, direttore del Center for Nano Science and Technology dell'IIT, si è detto entusiasta dell'iniziativa. "È una sfida importante perché misura la nostra capacità di realizzare innovazioni competitive al servizio delle imprese italiane".

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Nello specifico si parla di miglioramento dell'efficienza e della qualità del processo di produzione dei microchip. Esattamente la prima e più delicata fase di produzione, quando il microchip ancora allo stato di wafer di silicio viene testato sulla probe card. Uno dei fronti di sviluppo è quello di velocizzare il processo di analisi, migliorando di conseguenza i volumi produttivi.


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