Il PC gaming competitivo a 144 fps | Ottobre 2020

Per il mese di ottobre abbiamo pensato a una configurazione per giocare a 144 fps con le stesse impostazioni dei giocatori professionisti.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Qui in Tom's riceviamo sempre moltissime richieste dagli utenti: quale scheda video abbinare a un certo processore, qual è il miglior computer portatile in una certa fascia di prezzo, qual è la miglior configurazione per giocare a un certo videogame. Per questo motivo abbiamo deciso di proporvi, con cadenza mensile, delle configurazioni che rispondano ad alcune di queste richieste.

Abbiamo deciso di iniziare questa nuova rubrica con il PC per giocare a 144 fps ai titoli competitivi più famosi del momento. Come sempre abbiamo eseguito dei test con i giochi principali, ma a differenza di quanto facciamo di solito non abbiamo impostato la qualità grafica al massimo: in questi casi il framerate è più importante del livello di dettaglio e, spesso, si tende a giocare con impostazioni medio-basse. Abbiamo quindi deciso di cercare in rete quali sono le impostazioni usate dai professionisti, in modo da ricreare lo scenario in cui giocano loro e, probabilmente, molti di voi.

La configurazione

Per questa configurazione abbiamo deciso di usare componenti di fascia media, che permettano di raggiungere il framerate desiderato ma mantengano il costo totale tra i 1000 e i 1200 euro. Qui sotto trovate una tabella con la nostra configurazione consigliata; ovviamente potete cambiare alcuni componenti in base alla disponibilità e alle vostre preferenze, l'importante è che processore, scheda video e quantitativo di RAM rimangano invariati.

Processore Intel Core i5-10400F (acquistabile qui)
Dissipatore Freezer 34 eSport Duo (acquistabile qui)
Scheda video Gigabyte RTX 2060 SUPER Windforce OC (acquistabile qui)
RAM Corsair Vengeance LPX 16GB DDR4-3600 (acquistabile qui)
Scheda madre Asus ROG Strix B460-H (acquistabile qui)
SSD Crucial P1 1TB (acquistabile qui)
Alimentatore EVGA SuperNOVA 550 G3 (acquistabile qui)
Case DeepCool Matrexx 55 Mesh (acquistabile qui)
Costo totale configurazione 1160 euro

Per la configurazione dedicata al gaming competitivo a 144 fps abbiamo scelto un processore Intel Core i5-10400F, perfetto per supportare la RTX 2060 SUPER e meno costoso della controparte AMD al momento della stesura dell'articolo; come sappiamo le soluzioni Intel sono attualmente migliori quando si parla di videogiochi e sono ottime per chi vuole assemblare un PC dedicato al gaming con cui eseguire anche i programmi di produttività più comuni.

Giochi e impostazioni

Per i benchmark abbiamo scelto alcuni dei giochi più famosi nel panorama competitivo: CS:GO, Valorant, Rainbow Six Siege, Apex Legends, Fortnite, Call of Duty: Warzone e League of Legends. Qui sotto, prima di passare al grafico delle prestazioni, vi indichiamo gioco per gioco le impostazioni grafiche usate.

CS:GO

Per quanto riguarda Counter Strike:Global Offensive abbiamo utilizzato le impostazioni di Electronic, giocatore professionista che milita nel team Natus Vincere. Come potete vedere dallo screenshot qui sotto quasi tutti i parametri sono impostati al minimo, compreso l'anti-aliasing.

Valorant

Per Valorant abbiamo usato le impostazioni di Shroud, ex giocatore professionista di CS:GO e noto streamer. Qui vediamo che la maggior parte delle impostazioni grafiche sono di livello alto, ma le ombre sono disattivate. Come visto in altre occasioni, il framerate ha un cap di 300 FPS.

Rainbow Six Siege

Nel caso di Rainbow Six Siege non abbiamo scelto un giocatore professionista specifico, bensì ci siamo affidati a consigli più "generici" trovati su prosettings.net, sito che abbiamo consultato anche per recuperare le impostazioni usate dai professionisti. Qui vediamo che la qualità generale è impostata a un livello medio-basso e l'anti-aliasing è disattivato, ma i filtri texture sono quasi al massimo.

Apex Legends

Anche per Apex Legends ci siamo affidati a dei consigli "generici", come fatto nel caso di Rainbow Six Siege. Praticamente tutte le impostazioni sono al minimo, compreso il budget texture streaming.

Fortnite

Per quanto riguarda Fortnite abbiamo utilizzato le stesse impostazioni di Tfue, pro player e famoso streamer. Il framerate è limitato a 240FPS, la qualità grafica è impostata al minimo e il Ray Tracing è disattivato, così da massimizzare la quantità di frame generati.

CoD: Warzone

Per Call of Duty: Warzone ci siamo affidati nuovamente alle impostazioni utilizzate da Shroud. Curiosamente lo streamer tiene la qualità quasi al massimo, disattivando però le ombre e limitando la tassellatura.

League of Legends

Chiudiamo la carrellata di giochi con League of Legends, probabilmente il MOBA più famoso e diffuso del momento. Il gioco non offre molte impostazioni grafiche ed è abbastanza leggero da gestire, ma per i nostri test abbiamo comunque dato uno sguardo alle impostazioni usate da un professionista; in questo caso abbiamo scelto Bjergsen, stella dei nordamericani TSM (Team Solo Mid). La qualità grafica generale è impostata a un livello medio, mentre le ombre sono disattivate.

Prestazioni

Dopo aver visto le impostazioni usate in ogni singolo gioco, passiamo ai risultati dei benchmark, che potete vedere nel grafico qui sotto. Per i nostri test abbiamo usato una configurazione praticamente identica a quella consigliata, fatta eccezione per la scheda video, che nel nostro caso è una RTX 2060 SUPER Founders Edition.

In generale, l'Intel Core i5-10400F e la RTX 2060 SUPER permettono di mantenere un framerate abbondantemente sopra i 144 fps in tutti i giochi, fatta eccezione per Warzone, titolo ben più impegnativo degli altri testati qui. Valorant si ferma poco sotto i 300 fps a causa del tetto che abbiamo imposto, ma questo limite gioca a nostro favore, riducendo la differenza tra framerate medio e 99esimo percentile e migliorando di conseguenza la stabilità del framerate.

Conclusioni

Tirando le somme, come potete vedere dai nostri benchmark la configurazione che abbiamo creato permette di giocare a 144 fps ai principali titoli eSport, garantendovi una certa competitività nelle partite online. Call of Duty: Warzone è il titolo più pesante e complicato da gestire, tanto che raggiunge un framerate medio parecchio inferiore a quello che vediamo negli altri giochi, ma comunque abbastanza alto da avere una buona esperienza di gioco.

Se non giocate all'ultima creazione di Infinity Ward potreste anche decidere di risparmiare qualcosa e sostituire la RTX 2060 SUPER con una RTX 2060, più che sufficiente per far girare al meglio gli altri titoli provati, specialmente se usate le impostazioni che vi abbiamo consigliato. Optando per questa soluzione e acquistando ad esempio una MSI RTX 2060 Ventus risparmiereste oltre 100 euro, portando il costo totale della configurazione a circa 1000 euro; se voleste reinvestire questa cifra potreste farlo in altri componenti, come ad esempio un SSD più capiente, che vi permetterebbe di tenere installato un maggior numero di giochi.