Intel attenderà il nuovo CEO prima di prendere una decisione finale sull'outsourcing?

Stando ad un articolo apparso su The Oregonian, Intel potrebbe attendere il nuovo CEO prima di prendere una decisione finale sull'outsourcing.

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a cura di Antonello Buzzi

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Secondo un articolo pubblicato da The Oregonian, l'attuale CEO di Intel, Bob Swan, ha detto ai dipendenti durante una riunione che la società potrebbe ritardare la sua decisione di esternalizzare parte della produzione di CPU a società esterne fino all’arrivo di Pat Gelsinger, il nuovo CEO che si unirà l'azienda a metà febbraio, il quale dovrà intervenire sulla decisione. «Ci aspettiamo di prendere questa decisione molto presto» - ha affermato Swan - «ma lo faremo con Pat». Attualmente, Intel non ha confermato questa informazione.

Intel aveva precedentemente annunciato che avrebbe svelato il suo piano, che vedrà l’azienda esternalizzare la produzione di CPU e GPU all'avanguardia a una fonderia concorrente per la prima volta nella sua storia, lo scorso anno. All'incontro ha partecipato anche il nuovo CEO Gelsinger, che, secondo quanto riferito, ha detto ai dipendenti che «dobbiamo fornire prodotti migliori all'ecosistema PC di qualsiasi cosa realizzi un'azienda di lifestyle di Cupertino», in riferimento ad Apple, che di recente ha iniziato a produrre i propri processori M1 basati su ARM, interrompendo la sua dipendenza decennale dai chip Intel per i suoi Mac. La notizia potrebbe dare un duro colpo ai rumor presenti nel settore secondo cui TSMC, che ha rivelato un notevole piano di espansione che include 28 miliardi di dollari in investimenti CapEx aggiuntivi nel 2021, avrebbe già firmato un accordo con il gigante di Santa Clara.

Durante una recente intervista, il CEO Bob Swan ha affermato che l'azienda potrebbe persino utilizzare la tecnologia dei nodi di processo di un concorrente all'interno delle proprie fabbriche. Indipendentemente dalla strategia, Intel ha comunicato un senso di urgenza riguardo alla sua decisione, affermando che i potenziali partner dovranno iniziare a pianificare presto per rispettare le date di produzione di Intel. Gelsinger, che assumerà il comando come CEO di Intel e entrerà a far parte del consiglio di amministrazione il 15 febbraio, ha una storia trentennale con Intel. Infatti, Gelsinger è stato il progettista del processore 80486 originale. In qualità di primo Chief Technical Officer di Intel, ha creato la metodologia tick-tock dell'azienda e ha guidato la creazione di 14 generazioni di processori Xeon e Core.

Sotto la guida dell'allora CEO di Intel, Andy Grove, Gelsinger ha svolto un ruolo fondamentale nella costruzione dei prodotti che hanno reso l'azienda una forza dominante nel settore dei semiconduttori, lavorando al fianco di leggende del settore come Gordon Moore e Robert Noyce. Gelsinger ha lasciato Intel nel 2009 per entrare in EMC e VMware, e molti hanno paragonato il suo ritorno a Intel a quello di Steve Jobs in Apple.

Gelsinger era stato in precedenza preso in considerazione per la posizione di CEO sia nel 2013 che nel 2018, ma entrambe le volte ha dichiarato pubblicamente di non volere il lavoro. Intel ha catturato l’interesse di Gelsinger con una proposta da ben 116 milioni di dollari, un bel passo avanti rispetto al suo attuale stipendio annuale di 42 milioni di dollari in VMware. Il contratto di Gelsinger è fortemente orientato da incentivi in base alle prestazioni: potrebbe guadagnare molto di più o di meno in base ai risultati ottenuti.

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