Intel AVX10 porta il supporto ad AVX-512 anche sugli E-Core

Intel ha svelato il nuovo set di istruzioni AVX10, che introduce il supporto ad AVX-512 anche sugli E-core.

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a cura di Marco Pedrani

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Intel ha condiviso i nuovi APX (Advanced Performance Extensions) e AVX10, funzione che porterà il supporto alle istruzioni AVX-512 sia sui P-Core che sugli E-Core. Si tratta di una novità decisamente importante, dato che l’introduzione dell’architettura ibrida con Intel Alder Lake aveva segnato la fine del supporto ad AVX-512; AVX10 non sarà supportato dall’attuale gamma di CPU Intel, ma verrà introdotto con la prossima generazione di chip.

Con AVX10, acronimo per Advanced Instruction Extensions 10, le istruzioni 512-bit funzioneranno solo sui P-core, mentre quelle 256-bit convergenti saranno supportate sia sui P-Core che sugli E-Core. In questo modo. Intel non dovrà più disabilitare il supporto ai vettori 512-bit come fatto con Alder Lake e Raptor Lake.

Le istruzioni AVX10 convergenti includeranno “istruzioni vettoriali AVX-512 con un flag di caratteristica AVX512VL, una lunghezza massima del registro vettoriale di 256-bit, oltre a otto registri di maschera a 32-bit e nuove versioni di istruzioni a 256 bit che supportano l'arrotondamento incorporato”.

Secondo Intel, le applicazioni esistenti offriranno le stesse prestazioni con AVX10 e AVX-512, quantomeno finché si tratta di vettori della stessa lunghezza, mentre i software AVX-2 avrebbero performance migliori se ricompilati per AVX10. Inoltre, le applicazioni altamente parallelizzate e vettorializzabili avranno un throughput aggregato maggiore quando eseguite su processori Intel Xeon basati su E-Core e su CPU Intel con architettura ibrida.

Il supporto ad AVX10 versione 1 (AVX10.1) sarà introdotto a partire dalla sesta generazione di Xeon “Granite Rapids”, che però gestirà solamente istruzioni con vettori 512-bit, in quanto farà da “ponte” tra le istruzioni AVX512 e le nuove AVX10. I processori successivi supporteranno AVX10.2, che introdurrà il supporto ai vettori convergenti 256-bit e ad altre funzionalità; tutti i futuri Xeon manterranno in ogni caso il supporto ad AVX-512, per assicurare la piena compatibilità anche tutte le app attuali.

Gli sviluppatori non sembrano particolarmente contenti delle novità, ma Intel ha già pianificato di semplificare i metodi di enumerazione di AVX10 rispetto ad AVX-512, inoltre la società si assicurerà che ogni passaggio da una versione di AVX10 all’altra avrà un numero sufficiente di nuove istruzioni e di capacità da giustificare un cambiamento; in questo modo dovrebbe ridursi il numero di versioni disponibili.

Come detto in apertura Intel ha svelato anche il nuovo APX, “Advanced Performance Extensions”. Stando all’azienda il codice compilato con le nuove estensioni contiene il 10% in meno di caricamenti e il 20% in meno di archiviazioni rispetto allo stesso codice compilato per una baseline Intel 64, inoltre Intel afferma che gli accessi ai registri sono più veloci e usano molta meno potenza dinamica rispetto ai carichi complessi e alle operazioni di archiviazione. Il nuovo APX sfrutta l’area 128B lasciata vuota dalla stessa Intel nel 2019 quando abbandono MPX, utilizzandola ora per XSAVE.