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a cura di Paul Alcorn

Mitigazioni in hardware

Cascade Lake rappresenta i primi processori Intel per datacenter con mitigazioni in hardware per le vulnerabilità Meltdown e Spectre. Le patch software esistenti hanno portato prestazioni ridotte che variano in base al carico di lavoro.

Le nuove mitigazioni integrate direttamente nelle CPU dovrebbero aiutare a minimizzare tale impatto, anche se l’azienda usa ancora una combinazione di mitigazioni nel firmware e nel software per proteggersi da alcune vulnerabilità.

Intel continuerà a usare le patch al sistema operativo (OS) e al virtual machine manager (VMM) per affrontare la Variante 1, che è una delle due falle di Spectre. Cascade Lake si occupa di Spectre Variante 2 con una combinazione di fix nel silicio e patch OS/VMM. Le Varianti 3a e 4 sono falle più recenti che continueranno a richiedere aggiornamenti del firmware e di OS/VMM.

La Variante 3, altrimenti nota come Meltdown, è l’unica falla affrontata direttamente con correttivi nel silicio.

L’overhead prestazionale delle attuali combinazioni Spectre e Meltdown può arrivare fino al 10% in alcuni carichi enterprise, con gli accessi all’archiviazione che soffrono di cali persino maggiori in determinati scenari. Naturalmente i fix nel silicio sono particolarmente attraenti per i clienti Intel del settore enterprise.

La gamma Cascade Lake al completo

Intel ha suddiviso la sua gamma di prodotti in Platinum, Gold, Silver e Bronze. I processori Cascade Lake-AP spaziano fino a 56 core come massimo livello prestazionale della categoria Platinum.

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Intel ha inoltre annunciato diversi nuovi tipi di processori specializzati per carico di lavoro che hanno la tecnologia Speed Select. Queste CPU consentono un controllo più preciso, consentendovi di assegnare determinati core al funzionamento a una data frequenza in modo che i carichi indirizzati a tali core – tramite manipolazioni dell’affinità – sperimentino una migliore qualità generale della qualità del servizio, incrementando le prestazioni. Le SKU ottimizzate per il networking non hanno interamente il Turbo Boost per eliminare i picchi sporadici che introducono inconsistenza.

  • L- Large DDR Memory Support (fino a 4,5 TB)
  • M- Medium DDR Memory Support (fino a 2 TB)
  • N- Networking/Network Function Virtualization
  • S- Search
  • T- Thermal
  • V- VM Density Value
  • Y- Intel Speed Select Technology

Intel ha anche sviluppato varianti ottimizzate per la ricerca per applicazioni cloud, insieme a modelli progettati per offrire il massimo nella densità della macchina virtuale attraverso manipolazioni mirate dei bin Turbo Boost.

Questo è una delle gamme di prodotto più complesse che abbiamo mai visto, suddivisa dal numero di core, dalla frequenze base, connettori PCIe, capacità e frequenza della memoria, funzionalità AVX-512, Hyper-Threading, connessioni UPI e unità FMA per core. Intel inoltre toglie il supporto a Optane Persistent DIMM da alcuni modelli Bronze.

Da notare che non ci sono prezzi per i modelli da 56 core. Questo è dovuto al fatto che sono offerti solo in sistemi OEM. Il portabandiera Xeon Platinum 8280 è venduto a 10.009 dollari per chip, mentre il Platinum 8253 scende fino a 3115 dollari. La famiglia Gold spazia da 1221 a 3984 dollari per la variante ottimizzata per compiti di networking. Allo stesso tempo la gamma Silver va da 417 a 1002 dollari.

I processori serie M e L di Intel sono disponibili solo in sette modelli – le scatole verdi nell’immagine sopra. Possono supportare una capacità di memoria più ampia sia per DRAM che per le DIMM Optane DC Persistent Memory. Intel non ha ufficialmente fissato un prezzo, anche se temiamo che il portabandiera 8280L abbia un prezzo di 17.900 dollari.

Al momento non ci sono aggiornamenti ai chip della serie F con connettori OmniPatch integrati nel silicio. Intel dice che questi prodotti sono in sviluppo, ma non ha ancora una data di uscita.

Frequenze Turbo Boost AVX/AVX2/AVX-512

Non abbiamo tabelle sul Turbo Boost AVX/AVX2/AVX-512 per i nuovi chip Intel serie 9000. L’azienda ha tuttavia condiviso le specifiche della serie 8000:

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Intel propone anche delle CPU della serie U per rispondere ai chip serie P di AMD nel segmento dei server single-socket. I modelli 6212U, 6210U e 6209U condividono le stesse frequenze degli 8260, 6248 e 6230, quindi Intel non indicato i livelli di Turbo Boost per-core dei quei modelli.

Come abbiamo visto con i processori desktop più recenti, confrontando le frequenze Turbo Boost degli Xeon Scalable di seconda generazione con quelli precedenti rivela un aumento tangibile delle frequenze multi-core, portando a maggiori prestazioni negli scenari reali. Intel ha anche aggiunto più core a diversi dei suoi recenti modelli, senza aumentarne i prezzi.

Le istruzioni AVX aumentano le prestazioni nei carichi adeguatamente ottimizzati, alle spese di un maggiore consumo e carico termico. Perciò le CPU Intel scendo a frequenze inferiori (da ~600 a 900 MHz) durante i carichi ottimizzati AVX, AVX2 e AVX-512.