Intel ha acquistato Altera per 16,7 miliardi di dollari. Con un'operazione tutta in denaro che valuta il progettista di FPGA ben 54 dollari per azione, il colosso dei microprocessori punta a espandersi in segmenti di mercato complementari al suo core business e capaci di garantirle ulteriori possibilità d'incremento degli utili.
L'azienda vuole unire FPGA (unità programmabili via software) e processori Xeon per assecondare il mercato dei datacenter dove le richieste di chip capaci di gestire meglio determinati carichi di lavoro sono in crescita. Altro segmento da tenere in considerazione è quello dell'Internet of Things (IoT), dove gli FPGA hanno possibilità di espansione.
Intel corteggiava Altera da tempo e da alcune settimane, dopo uno stop improvviso dalle trattative, le due aziende erano tornate a discutere. L'annuncio di oggi suggella l'unione di due realtà che si integrano alla perfezione, non solo tecnologicamente ma anche dal punto di vista produttivo: Altera usa da qualche tempo le fabbriche di Intel per produrre FPGA a 14 nanometri.
"I nostri clienti possono aspettarsi prestazioni migliori a costi inferiori. Questa è la promessa della Legge di Moore, ed è l'innovazione favorita dall'unione di Intel e Altera. Siamo ansiosi di lavorare con il team di Altera per offrire tale valore ai nostri clienti e azionisti", ha affermato Brian Krzanich, amministratore delegato di Intel.
Xeon E3-1230 v3 |
Altera diventerà una business unit di Intel e continuerà a lavorare con clienti vecchi e nuovi, oltre a offrire loro supporto. Intel continuerà a supportare e sviluppare le linee di prodotto Altera basate su architettura ARM e non solo. L'acquisizione dovrebbe chiudersi entro 6 o 9 mesi - autorità e azionisti di Altera permettendo. Intel intende finanziare l'acquisizione con una combinazione di contanti e debito.