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a cura di Manolo De Agostini

Malgrado il momento di difficoltà legato alla produzione, Intel è chiamata al rinnovamento della propria offerta di microprocessori per i computer desktop. Se da una parte è imminente l'annuncio dei chip Core di nona generazione per il segmento mainstream, dall'altra sono meno chiare le intenzioni che riguardano la fascia alta del settore, la cosiddetta HEDT (High-End DeskTop) in cui l'azienda offre attualmente le soluzioni Skylake-X su piattaforma LGA 2066 con chipset X299.

Con il nome X399 usato dall'attuale piattaforma concorrente Ryzen Threadripper, e X499 probabilmente "già prenotato" dalla stessa AMD, sono in molti a ritenere che Intel presenterà prossimamente una piattaforma chiamata X599 basata su processori fino a 28 core compatibili con il socket LGA 3647, già usato in ambito server.

Nelle ultime ore affiora però un'altra indiscrezione: il sito PC Builder's Club afferma di aver appreso da un produttore di PC che "il successore del chipset X299 dovrebbe chiamarsi Z399. Il chipset è pensato per il successore di Skylake-X".

Con X399 già occupato da AMD, Intel avrebbe preso la decisione di cambiare semplicemente la prima lettera nel nome del PCH (Platform Controller Hub). "Il nuovo chipset è presumibilmente pronto per la produzione, ed è pensato come successore dell'attuale gamma di CPU HEDT. Non stiamo parlando però di Cascade Lake-X, ma solo di un aggiornamento di Skylake-X. Questa generazione non arriverà ancora a 28 core, ma si fermerà a un massimo di 22 core. Questi processori fino a 22 core saranno ancora compatibili con il socket LGA 2066".

Di conseguenza non è da escludere che anche le attuali schede madre X299 supporteranno l'update di Skylake-X, previo aggiornamento del BIOS.

Con il lancio di Z399 previsto in autunno, forse già questo ottobre, potrebbe configurarsi una situazione in cui presto la fascia HEDT di Intel avrà due piattaforme: una Z399 per CPU LGA 2066 (Skylake-X Refresh) fino a 22 core e una X599 per soluzioni LGA 3647 fino a 28 core (Cascade Lake-X). Si vocifera infatti che la piattaforma X599 slitti al CES 2019 di gennaio.

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La "ragione" di questo sdoppiamento dell'offerta nascerebbe dalla volontà di affrontare i Ryzen Threadripper X di seconda generazione (2950X e 2920X) con la gamma Z399 e le soluzioni WX (2990WX e 2970WX) con i processori per piattaforma X599. Da non dimenticare tuttavia che l'attuale piattaforma TR4 X399 di AMD supporta indistintamente i processori Ryzen Threadripper di prima e seconda generazione, dall'otto core 1900X fino al 32 core 2990WX.

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In base a questa indiscrezione, per ora da prendere con le pinze, sembra che Intel si trovi costretta a dei "funambolismi" per controbattere ad AMD, in un periodo in cui il mancato passaggio ai 10 nanometri e a un più ampio rinnovamento dei progetti inizia a mostrare tutto il suo peso.