Intel, le CPU Skylake hanno portato Apple ad allontanarsi dall'architettura x86?

Le rivelazioni di un insider di Intel parlano dell'insoddisfazione di Apple sin dai tempi di Skylake.

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a cura di Antonello Buzzi

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Non possiamo certo dire che il passaggio ufficiale di Apple ai processori proprietari basati su architettura ARM ci abbia colto di sorpresa. Infatti, è da molto tempo che se ne parla e, probabilmente, se non ci fosse stata di mezzo la pandemia del nuovo Coronavirus COVID-19, avremmo potuto saperne di più anche prima dell’edizione 2020 della WWDC. I nuovi processori, che fanno parte della linea denominata Apple Silicon, seppure basati su quelli che la compagnia di Cupertino impiega sui propri dispositivi mobili, promettono prestazioni elevate e consumi bassi, ideali quindi per essere utilizzati nei notebook della gamma MacBook e Mac Mini, ma le mire di Apple sono ben altre.

L’attuale situazione di Intel, che da diversi anni si trova a rincorrere le novità introdotte sul mercato desktop dalla storica rivale AMD con le sue CPU basate sull’architettura Zen, potrebbe aver portato Apple a riconsiderare la partnership con il gigante di Santa Clara alla luce dei continui ritardi ed i consumi eccessivi derivati dalla mancanza del passaggio ad un processo produttivo a 7nm.

Recentemente, i colleghi di PCGamer hanno avuto modo di parlare con François Piednoël, ex ingegnere di Intel, il quale ha confermato che Apple ha iniziato ad essere insoddisfatta dei processori della partner dall’introduzione dell’architettura Skylake nel 2015. Infatti, sono stati riscontrati diversi problemi a livello di controllo di qualità e la compagnia di Cupertino è stata quella che si è lamentata maggiormente. Apple ha impiegato i processori Skylake sugli iMac del 2015, inserendoli successivamente anche sui MacBook e MacBook Pro del 2016. Inoltre, non è certo un mistero che i problemi di Intel inerenti alla produzione delle generazioni successive abbiano influenzato anche i modelli di Mac seguenti, rimanendo forse per troppo tempo ancorati a CPU più vecchie rispetto ai rivali.

Nonostante queste dichiarazioni, è molto probabile che Apple abbia deciso definitivamente di produrre in prima persona i processori da impiegare sui propri notebook e desktop grazie all’esperienza maturata nella realizzazione delle CPU di iPhone ed iPad, i cui ultimi modelli offrono prestazioni, in determinati ambiti, pari (o anche superiori) a diversi portatili in commercio. Inoltre, non va assolutamente sottovalutata l’efficienza energetica, fondamentale soprattutto in ambito notebook, e la maggiore integrazione tra hardware e software, aspetto a cui Apple ha sempre dato molto valore.

Tuttavia, Apple sa bene che serviranno anni per completare la transizione appieno e, nel corso della WWDC, ha affermato che saranno lanciati ulteriori modelli di Mac equipaggiati con CPU Intel, anche se ormai è solo questione di tempo prima che questi spariscano dalla lineup dell’azienda di Cupertino.

Cercate un dispositivo economico per fare il vostro ingresso nel mondo Apple? Potreste considerare l'acquisto di un Mac Mini o un MacBook Air a seconda delle vostre esigenze.