Intel mette un nuovo Centrino in tavola

In arrivo, a giorni, i nuovi Centrino Pro e Centrino Duo; si riaccende la sfida con AMD soprattutto dal punto di vista grafico.

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a cura di Dario D'Elia

Introduzione

Entro la fine della settimana Intel lancerà ufficialmente la nuova generazione di processori Centrino. L'ambiente li conosce con il nome in codice Santa Rosa, ma sarà bene abituarsi al brand "Centrino Pro" e ai nuovi "Centrino Duo" Merom. Si tratta della perfetta sintesi - a sentire l'azienda - della tecnologia Core 2 Duo, il chipset correlato e una soluzione wireless integrata. Insomma, un prodotto che permetterà agli utenti non solo di approfittare - in una delle versioni - delle tecnologie vPro, ma anche di godere di rinnovate performance.

Secondo Connie Brown, portavoce di Intel, si è già ampiamente discusso delle caratteristiche tecniche implementate, ma non abbastanza delle potenzialità del processing e della grafica. Di fatto per l'azienda di Santa Clara l'obiettivo principale è rinvigorire la pressione nei confronti della rivale AMD. Anche se il settore notebook fino ad ora è andato piuttosto bene, ciò che preoccupa di più sono le previsioni di vendita 2007 del comparto in generale - decisamente sottotono secondo gli analisti.

Comunque, secondo molti osservatori, la partita si giocherà soprattutto in ambito business. Intel spera ardentemente nell'accoppiata Centrino Pro + Vista, che dovrebbe mostrare i suoi frutti entro la fine dell'anno.  

Centrino Pro dovrebbe infatti agevolare la gestione dei portatili all'interno delle imprese grazie ad una piattaforma di aggiornamento software più agevole e alla presenza delle tecnologie di virtualizzazione. Sebbene nella maggior parte dei casi il segmento corporate si distingua sempre per lentezza nello switching, Intel è convinta che il solo settore business rappresenterà il 50% degli acquisti entro i prossimi tre anni.

I Centrino Duo, invece, grazie anche all'avvento del chipset 965 tenteranno di migliorare considerevolmente le prestazioni grafiche del pacchetto hardware. Dato che la maggior parte dei notebook utilizzano GPU integrate, invece che soluzioni "discrete" marchiate ATI o Nvidia, era inevitabile un impegno in questa direzione, con costi e consumi energetici ancora sostenibili.