Prestazioni e conclusioni

Intel ha usato un controller Silicon Motion SM2258 e l'ha accoppiato alla memoria TLC SK Hynix a 16 nanometri per i suoi SSD 540s. Intel punta alla fascia a basso costo del mercato, ma le prestazioni sono sempre importanti. Vediamo come si comporta.

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a cura di Tom's Hardware

PCMark 8, prestazioni con software reali

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L'Intel SSD 540s offre un quadro misto nei test basati su tracce reali. L'unità ha prestazioni medie in alcuni test e finisce sul fondo (o quasi) in altri. Il caricamento delle immagini in Photoshop sembra un problema per il 540s. L'elevata quantità di scritture generate durante quei due test spinge l'unità ad andare oltre il buffer SLC, e questo fa subentrare le prestazioni native della TLC.

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In questo grafico vediamo dove si posiziona l'Intel SSD 540s da 480 GB in relazione ad altri prodotti quando facciamo la media dei risultati e normalizziamo il punteggio con un valore del throughput più facilmente digeribile. L'unità non riesce a fornire le stesse prestazioni dell'Adata SP550 che usa il controller SM2256 di precedente generazione. Il BP5e dotato di controller Phison S10 è anch'esso leggermente più veloce. Il Samsung 850 EVO è davanti a tutti, ed è quasi 100 MB/s più veloce del 540s.

PCMark 8, prestazioni con carichi avanzati

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L'Intel SSD 540s è leggermente migliore quando è pieno. Mostriamo sia i carichi di lavoro pesanti - con tempi di idle per il ripristino - che i carichi moderati - con una pausa di 5 minuti affinché l'SSD si ripristini e svolga l'attività in background - ma ci focalizziamo solo sulla parte moderata del test.

Possiamo vedere che gran parte dei veri prodotti entry-level si comporta in modo simile con un ampio tempo di ripristino. L'850 EVO da 500 GB emerge ancora una volta, ribadendo la sua leadership in questo segmento di mercato.

Tempo di accesso totale

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L'850 EVO e il BP5e offrono il miglior tempo di accesso con uso moderato ma l'Intel SSD 540s non è molto distante. Il 540s non è molto competitivo per gran parte degli utenti visti gli altri prodotti sul mercato e la differenza di prezzo.

Tempo di occupazione disco

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Il test Disk Busy Time misura la quantità di tempo in cui l'unità lavora anziché solo il tempo in cui è in idle o in stato di basso consumo. Non sempre pubblichiamo i risultati del test ma stavolta ci aiutano a spiegare i risultati sui consumi. L'Intel SSD 540s impiega più tempo per completare le operazioni rispetto alla maggior parte dei prodotti nel grafico e questo significa che necessita di più tempo per tornare ai bassi consumi.

Autonomia notebook

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Non ci aspettavamo una grande autonomia con il notebook usato la prova dopo i test sul tempo di occupazione dell'Intel SSD 540s.

Le nostre attese hanno incontrato la realtà dopo il completamento del test. È come se Intel avesse messo da parte tutti gli attributi che gli utenti amavano dei suoi SSD per confezionare un prodotto consumer dal minor costo possibile.

Conclusioni

Prima di arrivare al cuore delle conclusioni è importante capire perché un'azienda distribuisce un prodotto. Intel vende molti prodotti diversi e ha moltissimi partner con cui lavorare. Gli SSD 540s non sembrano essere, di primo acchito, un prodotto mainstream competitivo ma potrebbe non essere questa la ragione per cui esistono. Spesso Intel accoppia altri componenti con i propri processori e le motherboard dei partner. Quindi i 540s potrebbero essere un SSD di "grande respiro" e non un tentativo fallito di mettere pressione a Samsung nel mercato mainstream.

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Come SSD mainstream l'SSD 540s non è così competitivo, né per prezzo né per prestazioni. Intel vende SSD più costosi dei concorrenti, ma la strategia funziona solo se il prodotto è sostenuto da grandi prestazioni. Non abbiamo dubbi che l'SSD 540s sia un prodotto molto affidabile, ma possiamo dire la stessa cosa del Samsung 850 EVO e ci sono anni di dati a dimostrarlo.

Gli SSD 540s avrebbero dovuto entrare nel mercato come un prodotto entry-level della Serie 3 e con un prezzo adeguato. Attualmente un SSD entry-level competitivo di capacità simile costa 115 euro. Intel non è l'unico produttore a fare questo errore, e il nome non vuole dire molto. Anche se l'azienda testa i propri SSD in modo molto rigido, in passato ha avuto i suoi problemi di affidabilità. Senza contare che stavolta Intel si è avvalsa di un controller e memoria di terze parti, potenzialmente due incognite.