I risultati dei benchmark non mentono: i chip della linea A19 di Apple, in particolar modo il modello base integrato nell'iPhone 17, hanno conquistato la vetta delle prestazioni single-thread superando persino i processori desktop più potenti attualmente disponibili sul mercato.
Questo risultato, emerso dai test di PassMark, segna un momento storico nell'evoluzione della tecnologia mobile, dimostrando come l'innovazione nel settore degli smartphone abbia raggiunto livelli di eccellenza precedentemente impensabili.
La supremazia del processore mobile di Cupertino non si limita alle pure prestazioni, ma si estende anche all'efficienza energetica, creando un divario tecnico che ridefinisce i parametri di confronto tra diverse categorie di chip.
Il primato che ridisegna le gerarchie tecnologiche
Nei test single-thread di PassMark, l'A19 standard ha registrato 5.149 punti, stabilendo un nuovo record assoluto che supera colossi come l'M3 Ultra di Apple nelle varianti a 28 e 32 core, l'Intel Core Ultra 9 285K e persino l'AMD EPYC 4585PX. La variante A19 Pro, montata su iPhone 17 Air e sui modelli Pro della serie, ha ottenuto 5.088 punti, una differenza talmente minima da rientrare nel margine di errore statistico. Questa parità di prestazioni trova spiegazione nell'architettura condivisa dei core, dove le due versioni differiscono principalmente per il numero di unità di elaborazione disponibili.
This is a pretty incredible single threaded benchmark result from Apple with the A19. Plus it is claimed to use only 12watts. For comparison the Ultra 9 is 125W+ and EPYC 4585PX is 170W+https://t.co/ysO73jpaVv pic.twitter.com/e9niPV5I3y
— PassMark Software (@PassMarkInc) September 26, 2025
L'aspetto più rivoluzionario di questi risultati emerge dal confronto dei consumi energetici. Mentre i processori desktop della competizione richiedono sistemi di raffreddamento attivo e assorbono potenze nominali comprese tra 125W e 170W, l'A19 opera in modalità passiva con un consumo stimato di soli 4W durante i carichi single-thread.
I limiti della scalabilità multi-core
Tuttavia, la supremazia dell'A19 mostra i suoi confini naturali quando l'analisi si sposta verso le prestazioni multi-thread. In questo scenario, la architettura mobile rivela le limitazioni imposte dal fattore di forma e dalle considerazioni termiche degli smartphone. Il numero inferiore di core rispetto ai processori desktop comporta inevitabilmente una scalabilità ridotta quando tutte le unità di elaborazione vengono sollecitate simultaneamente.
Particolarmente impressionante risulta il fatto che l'iPhone 17 standard, dove risiede il chip A19 vincitore del benchmark, non dispone di una camera di vapore per la dissipazione termica. Questa caratteristica rende ancora più notevole il risultato ottenuto, considerando che il processore raggiunge prestazioni da primato mondiale operando esclusivamente con raffreddamento passivo tradizionale.
Metodologia e affidabilità dei test
Le stime di PassMark sui consumi energetici durante i carichi single-thread indicano differenze sostanziali: 4W per l'A19, 44W per l'Intel 285K e 56W per l'AMD EPYC. Anche ipotizzando margini di errore significativi in queste valutazioni, il divario rimane talmente ampio da confermare la superiorità dell'efficienza energetica del chip Apple. Gli esperti sottolineano tuttavia che questi benchmark, pur significativi, non rappresentano test scientifici rigorosi e dovrebbero essere interpretati come indicatori di tendenza piuttosto che valutazioni definitive.
La leadership tecnologica dimostrata dall'A19 riflette anni di investimenti Apple nel settore dei semiconduttori proprietari, una strategia che ha permesso all'azienda di ottimizzare ogni aspetto dell'architettura per massimizzare le prestazioni all'interno dei vincoli imposti dai dispositivi mobili. Questo approccio integrato, che abbraccia sia l'hardware che il software, continua a produrre risultati che sfidano le convenzioni tradizionali del settore.