La Radeon RX 6500 XT non è adatta ai miner, parola di AMD

AMD ha realizzato la sua nuova scheda video Radeon RX 6500 XT principalmente per i videogiocatori. Ecco perché.

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a cura di Antonello Buzzi

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Annunciata in occasione della conferenza stampa di AMD al CES 2022, la scheda video Radeon RX 6500 XT sarà disponibile dal prossimo 19 gennaio al prezzo consigliato di 199 dollari. Vista l’attuale carenza di semiconduttori, tuttavia, sarà ancora piuttosto difficile riuscire ad accaparrarsene un esemplare a tale cifra, senza contare che la GPU potrebbe essere presa di mira anche dai miner.

Fortunatamente sembra che la compagnia abbia reso deliberatamente il prodotto meno attraente per i miner, così da fornire un maggior numero di pezzi ai videogiocatori. Laura Smith (come riportato dai colleghi di ArsTechnica), AMD Radeon VP, ha parlato recentemente di come la 6500 XT sia stata "ottimizzata" per i giochi:

Abbiamo davvero ottimizzato questa scheda per essere la prima scelta per il mercato di fascia bassa e lo si può vedere dal modo in cui è stata configurata, ad esempio anche dai quattro GB di frame buffer. Si tratta di una dimensione ottimale per la maggior parte dei giochi AAA, ma non è particolarmente attraente se si stanno facendo attività di tipo blockchain o mining in generale.

Se diamo un’occhiata alle specifiche tecniche, si può notare che non esiste una versione da 8GB della RX 6500 XT, senza contare che viene impiegata un’interfaccia di memoria a 64-bit. Già queste due caratteristiche rendono la scheda poco performante in ambito mining, soprattutto per Ethereum. Per compensare l'interfaccia di memoria più lenta e aiutare la scheda a competere con la RX 570 che AMD vuole sostituire, la società ha aumentato la velocità di clock della RX 6500 XT, che ora arriva in boost a 2.815MHz (rispetto ai 1.845 MHz della RX 5500 XT).

Ricordiamo che anche NVIDIA ha preso provvedimenti per rendere le sue schede meno appetibili ai miner con il lancio delle versioni LHR (o “Low Hash Rate”) delle RTX 30 a metà dello scorso anno, sebbene alcuni abbiano scovato dei trucchetti che consentono di ottenere una maggiore efficienza in determinati campi.