La tortuosa strada della New Economy Taiwanese

Asus ha recentemente firmato una joint-venture con Gigabyte, delineando un panorama in cui il business IT diventa sempre più importante e competitivo. Cosa bisogna fare per sopravvivere in un mercato così complesso? Scopriamolo grazie a un tour affascinante tra test, codici a barre e voglia di emergere.

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a cura di Patrick Schmid

La New Economy di Taiwan è in declino?

Per alcuni la fusione tra Asus e Gigabyte è stata sconcertante. Le due aziende non sono mai state vicine tra loro, anzi erano arcirivali. Asus, considerata l’azienda hardware numero uno al mondo, ha sentito la pressione di Foxconn ed ECS e si è data da fare. Molte altre sono in pericolo in virtù di una competizione sempre più crescente. In un mercato maturo e altamente popolato, l'unico modo per crescere è formare alleanze strategiche – o perdere la competizione.

Da diversi anni le aziende taiwanesi provano a far sì che i loro nomi siano riconosciuti sui mercati mondiali. Molte di loro hanno fallito e al momento sono davvero poche quelle che possono raggiungere la caratura di Sony o Samsung. Conoscete sicuramente le schede madri ECS o le schede grafiche di Gigabyte, ma la maggior parte di voi non sa che Asus costruisce cellulari o che MSI prova a vendere MP3 oltre alle schede madri.

Sebbene telefonini ed elettronica di consumo siano mercati aggiuntivi al tradizionale business PC, i produttori taiwanesi di hardware sono di fronte a un dilemma di brand per il loro business principale. I player di prim’ordine di solito hanno un grande mercato OEM, il che significa che possono produrre parti o PC interi per aziende quali HP, Dell, Gateway o altri. Questi clienti non vogliono che i produttori di PC divengano loro competitor, quindi non possono andare oltre il business dei loro brand se vogliono mantenere ordini elevati. Di fatto il mercato PC e quello dell'elettronica di consumo si stanno fondendo, e questo rende la situazione ancora più complessa.

Sono i grandi ordini che mantengono i produttori di PC; hanno bisogno di questo mercato per comprare componenti in grandi quantità e al prezzo più basso possibile per mantenersi competitivi nei confronti degli OEM e dei player retail. Di fatto il mercato dei componenti è diventato così competitivo che solo i top player possono sforzarsi di produrre hardware per conto proprio. Solo pochi attori di questo mercato al di fuori della top 5 (Asus, Foxconn, ECS, Gigabyte, MSI) possono ancora produrre da sè le proprie motherboard o le proprie schede grafiche, pena un'uscita anzitempo dal business.

Farsi amici i costruttori il più possibile, questa è la parola d'ordine: qualche potrebbe essere una strategia migliore? Vediamo una sola via d'uscita in tutto questo: giganti come Asus, Foxconn o ECS devono diventare abbastanza potenti per acquisire brand che hanno un nome riconosciuto nel mondo.