Laser blu a 100 watt, Sony pensa al dopo Blu-Ray

Sony ha realizzato un laser blu con un'uscita di 100 watt che potrebbe essere un componente chiave per la futura generazione di supporti ottici.

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a cura di Manolo De Agostini

Sony sta lavorando per far sì che la storia dei dischi ottici non si fermi con i Blu-Ray, ma prosegua il cammino. L'azienda nipponica ha sviluppato - insieme al professore Hiroyuki Yokoyama della Tohoku University - un diodo laser (al nitruro di gallio e indio) blu-viola superveloce che migliora i livelli di uscita dei raggi laser di 100 volte rispetto a quelli attuali.

Il diodo laser emette nell'ordine di picosecondi con una lunghezza d'onda di 405 nanometri nella regione blu-viola, ed è capace di generare un impulso ottico di una durata di 3 picosecondi, con un picco di energia in uscita di almeno 100 watt e una frequenza di ripetizione degli impulsi a 1 gigahertz.

"Il controllo avanzato del nuovo diodo laser e l'amplificatore ottico hanno permesso di raggiungere una potenza di picco superiore ai 100 watt, oltre cento volte maggiore rispetto al valore massimo di un diodo laser blu-viola tradizionale", si legge sul comunicato stampa.

Questa soluzione è in grado di usare un processo ottico non lineare conosciuto come TPA (two-photon absorption), che si verifica solo come risultato di impulsi ottici ad alta intensità. "Quando la luce di un'onda laser è concentrata sulle lenti, crea cambiamenti chimici e termici in prossimità del punto focale della lente, che è più stretto persino del diametro del punto focale delle lenti stesse. Queste proprietà potrebbero trovare applicazione in un'ampia gamma di settori come la nano-produzione di materiali inorganici / organici 3D nell'ordine di nanometri, e la futura generazione di dischi ottici ad alta capacità (i Blu-Ray attualmente arrivano a 128 GB, ndr)", riporta il comunicato stampa.

Il diodio laser

Sony ha testato i principi per l'applicazione di questa tecnologia sulla prossima generazione di dischi ottici creando punti vuoti del diametro di circa 300 nanometri a intervalli di 3 micrometri nella parte interna del materiale plastico e successivamente è riuscita a leggere questi punti con il raggio laser.

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I risultati sperimentali sono stati raggiunti grazie alla tecnologia dei laser a impulsi "ultrabrevi" dell'Università di Tohoku e quella dei diodi laser a semiconduttore di Sony. La Tohoku University e l'azienda nipponica continueranno a lavorare insieme per sviluppare ulteriormente la tecnologia e applicazioni pratiche per rendere questi sistemi più compatti e stabili.